Atti degli Apostoli, l’importanza dello studio costante della Parola

Atti degli Apostoli, l’importanza dello studio costante della Parola


Dopo essere stato ad Atene, l’apostolo Paolo si reca a Corinto. Il libro degli Atti degli Apostoli, al capitolo 18, ci dice che molti Corinzi, udendo, credevano e venivano battezzati. Sappiamo anche che Paolo rimase in questa città un anno e mezzo, insegnando la Parola di Dio. Emerge quindi l’importanza di un approfondimento costante della Parola. I corsi biblici Voce della Speranza ci aiutano oggi a studiare la Bibbia e a scoprire di più su questo meraviglioso libro. C’è anche una bella novità.

Alessia Calvagno ne parla con la pastora Silvia Vadi, responsabile dei corsi.

Mio figlio non vuole fare i compiti

Mio figlio non vuole fare i compiti


Bimbi e ragazzi, si sa, al momento dei compiti non sempre affrontano il dovere con serenità: capricci (dei più piccoli), procrastinazioni (dei più grandi) minacciano la serenità scolastica e portano spesso a conflitti in famiglia. Come fare a migliorare la situazione?

Studiare con metodo fa la differenza

Studiare con metodo fa la differenza


Sulla base del libro "Studiare con Metodo fa la Differenza", di Sara Dal Cin, edito da Wide Edizioni, ecco alcuni consigli su come approcciarsi all’implementazione di un buon Metodo di Studio, partendo prima di tutto dal mindset per vivere il cambiamento con il giusto approccio e ottenere risultati concreti. "Pazienza e Perseveranza", ma anche Fiducia, Aspettative Positive e le giuste Strategie!

Segui l’approfondimento con Sara Dal Cin, facilitatrice dell’apprendimento, consulente aziendale e fondatrice del progetto StudiAMOre.

 

Gli errori degli studenti

Gli errori degli studenti


Lo studio è un processo complesso, e l’apprendimento ha le sue regole. Spesso gli studenti, di qualsiasi età, non rispettano tali regole, con il risultato di trovarsi in difficoltà e di non riuscire ad essere efficaci nella loro esperienza scolastica. Oggi vediamo alcuni degli errori che gli studenti commettono abitualmente.

Segui l’approfondimento con Sara Dal Cin, facilitatrice dell’apprendimento, consulente aziendale e fondatrice del progetto StudiAMOre.

Mio figlio non ricorda ciò che studia!

Mio figlio non ricorda ciò che studia!


Davvero la memorizzazione è così importante per le attività di studio? In quale modo le influenza? E, soprattutto, come possiamo migliorare le performace mnemoniche dei nostri figli per favorire le loro capacità di studio

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Cos’è il metodo di studio e perché è così importante

Cos’è il metodo di studio e perché è così importante


Noi genitori, quando frequentavamo la scuola dell'obbligo, non abbiamo mai avuto modo di imparare un Metodo di Studio. Eppure ora sembra essere molto importante per la riuscita scolastica dei nostri ragazzi. In cosa consiste un buon Metodo e perchè è fondamentale?

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Motivazione allo studio

Motivazione allo studio


Uno dei problemi scolastici maggiori è la mancanza di motivazione allo studio da parte dei ragazzi dai 10 ai 18 anni. E' possibile riaccenderla? Quali strategie sono poco utili e quali invece possono risultare efficaci?

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Quando il genitore aiuta a studiare?

Quando il genitore aiuta a studiare?


Ci sono genitori che passano i pomeriggi con i figli e li seguono passo passo nelle loro attività di studio, altri che ritengono che i ragazzi debbano trovare da soli il proprio metodo e debbano essere fin da subito autonomi. Quale grado di aiuto ai figli è più indicato per crescere ragazzi autosufficienti, in grado di ottenere buoni risultati scolastici e di mettere in atto strategie di studio efficaci e produttive? E, soprattutto, come permettere che lo studio faciliti l’accrescimento dell’autostima dei nostri figli?

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Saper studiare: dote innata o competenza?

Saper studiare: dote innata o competenza?


Alcuni studenti, fin da bambini, dimostrano autonomia nello studio e buone doti di sintesi, ragionamento, memoria. Il loro percorso scolastico è costellato di successi e viene vissuto serenamente e senza ansie. Altri invece sembra non abbiano le capacità necessarie per risultare davvero performanti in un compito in classe o in un’interrogazione. Saper studiare è dunque determinato solo da doti innate? O è una competenza che si può acquisire nel tempo?

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A cosa servono lo studio e la scuola?

A cosa servono lo studio e la scuola?


Nella prima puntata di questa nuova rubrica dal titolo: "StudiAMOre – ON AIR – La ricreazione è finita" a tema scuola, studio e apprendimento, ci interroghiamo sul significato che ancora oggi ha lo studio in età adolescenziale, durante il quale Manzoni e Dante sono approfonditi più che le nuove tecnologie e le novità del tempo presente. Ha ancora senso stare ore sui libri di storia e letteratura? In cosa ci sono utili, a 15 anni, queste materie?

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Australia. Prestigioso premio a una ricercatrice dell’Ospedale avventista di Sydney

Australia. Prestigioso premio a una ricercatrice dell’Ospedale avventista di Sydney

Notizie Avventiste – La dott.ssa Ann Liebert, ricercatrice del Sydney Adventist Hospital, ha vinto il Rosalind Franklin Society Award in Science per il suo articolo che dimostra come la terapia della luce sia efficace nel ridurre i segni clinici del morbo di Parkinson (MP). Lo studio, vincitore del prestigioso premio, si intitola “Trattamento di fotobiomodulazione a distanza per i segni clinici del morbo di Parkinson: una serie di casi condotti durante il Covid-19”, ed è stato pubblicato sulla rivista Photobiomodulation, Photomedicine, and Laser Surgery nel 2021. È il primo documento di questo tipo a dimostrare il meccanismo della fotobiomodulazione remota (Pbm) per aiutare con i sintomi dell’MP.

L’MP è una malattia neurodegenerativa progressiva per la quale non esiste una cura e ci sono poche opzioni di trattamento. Esiste un forte legame tra l’asse microbioma-intestino-cervello e l’MB.

La Pbm nei modelli animali può ridurre i segni della malattia di Parkinson e proteggere i neuroni se applicata direttamente alla testa o a parti del corpo.

Lo studio della dott.ssa Liebert, condotto presso la Photobiomodulation Therapy Clinic del Sydney Adventist Hospital, ha riguardato sette partecipanti che sono stati trattati con Pbm all’addome e al collo tre volte a settimana per dodici settimane. Al momento dell’iscrizione, i partecipanti sono stati valutati su mobilità, equilibrio, capacità cognitive, motricità fine e senso dell’olfatto, dopo dodici settimane di terapia in una clinica e trentatré settimane di trattamento domiciliare.

È stato dimostrato che un certo numero di segni clinici del morbo di Parkinson risultano migliorati dopo la terapia della fotobiomodulazione remota, tra cui mobilità, capacità cognitive, equilibrio dinamico, il test di disegnare una spirale e il senso dell’olfatto.

“Il nostro studio mostra che la Pbm ha dimostrato di essere un trattamento sicuro e potenzialmente efficace per una serie di segni e sintomi clinici dell’MP” ha affermato la dott.ssa Liebert “I miglioramenti sono stati mantenuti per la durata della terapia e fino a un anno, in una malattia neurodegenerativa in cui è generalmente previsto un declino. Nessun altro trattamento ha raggiunto questo obiettivo”.

“Diversi studi hanno osservato che il microbioma intestinale nei pazienti con Parkinson è radicalmente alterato, con alcune proteine che viaggiano dall’intestino al cervello. La disbiosi intestinale indica una malattia infiammatoria. L’applicazione di luce sullo stomaco stimola il corpo a produrre sostanze chimiche antinfiammatorie. Una volta che l’infiammazione si è ridotta, il corpo entra in omeostasi e può produrre effetti clinici positivi” ha aggiunto.

La dottoressa si è detta onorata di aver vinto questo premio e ha ringraziato il Sydney Adventist Hospital, “in particolare il prof. Geoffrey Herkes, mio mentore, co-ricercatore e capo della ricerca presso l’ospedale, per aver supportato il mio lavoro e consentito a questa innovazione clinica di cambiare la terapia di molte persone nel mondo”.

Clicca qui per consultare l’articolo completo della dott.ssa Liebert.

[Fonte: Adventist Record]

L’Italia, paese dei figli all’estero e dei “cervelli” in fuga

L’Italia, paese dei figli all’estero e dei “cervelli” in fuga


Insieme a Gabriella Ghinelli, counselor e Presidente dell' Associazione" Museo Arte Bambina" di Conegliano, intervistiamo Marco, studente universitario della E.S.C.P. Business School, (fondata a Parigi nel 1819) che ha deciso di raccontarci la sua esperienza studiando all'estero. 

Programma a cura di Gabriella Ghinelli, Mariangela De Martin e Claudia Gucci

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