NotTogo- progione Lome 2izie Avventiste – Pubblichiamo un breve articolo che descrive la situazione in cui sono costretti a vivere i detenuti del carcere di Lomé, in Togo.

“È l’inferno nelle prigioni togolesi. In piena stagione delle piogge, le condizioni di vita, il sovraffollamento, la mancanza d’igiene, la volontà di umiliazione permanente dei prigionieri, soprattutto di quelli politici, la mancanza di cibo e assistenza, il rifiuto di disinfettare le celle dove sono stipati da 75 a 110 persone, l’obbligo di tenere alcuni prigionieri politici svegli e spesso in piedi, il numero impressionante di detenuti che Faure Gnassingbé costringe in una cella di meno di 25 metri quadri, spesso senza servizi igienici, … tutto ciò crea notevoli problemi.

Ma ancora più indecente è la tolleranza di Faure Gnassingbé verso alcuni militari che hanno il permesso di vendere alcol, droghe e altri allucinogeni o prodotti esoterici per arrotondare lo stipendio. Questi militari ricattano le famiglie arrivando a chiedere prestazioni sessuali a sorelle, madri, zie, addirittura nonne, di alcuni prigionieri.

Togo - prigione Lome 1Nel maggio del 2013,  dopo un acquazzone definito ‘normale’, all’inizio della stagione delle piogge, nel cortile principale del carcere di Lomé inondato c’erano 2.176 detenuti, dei quali oltre il 90 per cento è senza giudizio. Persone che spesso sono in carcere senza accuse formali, quando queste ultime non sono del tutto inficiate da vizi di forma e di procedura”. (Pubblicato da Yves Ekoué Amaïzo su Collectif pour la Vérité des Urnes – Mouvement citoyen).

Condividi

Articoli recenti