OGNI MINUTO dell’anno passato, ventiquattro persone sono state costrette ad abbandonare la propria abitazione per fuggire dall’inferno delle guerre, da persecuzioni, torture, pulizie etniche o stupri di massa, consegnando al 2015 il record piu’ triste. Quello del piu’ alto numero di persone forzate a cercare rifugio all’estero o in un’altra regione del proprio Paese. Oltre sessantacinque milioni. Quasi sei milioni in piu’ rispetto al 2014. Il piu’ alto numero dall’indomani della seconda Guerra mondiale. Cosi’ tanti che, se vivessero nella stessa nazione, sarebbe il ventunesimo Stato piu’ popoloso al mondo. Piu’ dell’Italia. Con oltre la meta’ degli abitanti sotto i 18 anni. Lo racconta “Global Trends 2015”, il rapporto diffuso dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) nella Giornata mondiale del rifugiato (da Repubblica del 20 giugno 2016)

Di fronte a una crisi umanitaria senza precedenti e in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, ADRA l’agenzia umanitaria internazionale avventista, rivolge un appello all’azione. Ne abbiamo parlato con  Elisa Gravante, operatrice di ADRA-Italia. di seguito l’appello:

Chiediamo alla comunita’ internazionale di trovare una tempestiva soluzione per il reinsediamento dei rifugiati bloccati in Grecia e in altre parti del mondo. Chiediamo inoltre alla comunita’ internazionale di affrontare le condizioni che portano le persone a diventare rifugiate. Chiediamo alla comunita’ internazionale di aiutare il governo siriano a trovare una soluzione pacifica al conflitto nel paese, e di affrontare i conflitti e la situazione dei diritti umani in altri paesi, che inducono le persone a fuggire.

Invitiamo i politici a rimanere fermi nelle proprie convinzioni e a non lasciarsi influenzare dal populismo. Cio’ che e’ giusto e cio’ che e’ sbagliato non cambia mai. La dignita’ e i diritti umani sono sempre gli stessi, indipendentemente dal mutare delle circostanze e del commercio.

 Chiediamo ai media di riferire in modo responsabile sulla crisi dei rifugiati e sugli eventi a essa correlati. Chiediamo che presentino un quadro degli eventi equilibrato, equo, che non alimenti le paure e i pregiudizi della gente.

Invitiamo le chiese a parlare nelle proprie comunita’ di quella che dovrebbe essere la risposta cristiana a questi eventi e del modo in cui seguire l’esempio di Gesu’, anche in tempi difficili. Le chiese cristiane avventiste in Europa hanno collaborato con ADRA nei progetti a favore dei rifugiati nella loro collettivita’. Invitiamo le chiese a considerare quale ruolo possono avere nel raggiungere i milioni di profughi in tutto il mondo e nella nostra societa’.

Chiediamo alle persone di non farsi guidare dall’egoismo, dalla paura e dal pregiudizio. Sollecitiamo una risposta a questa crisi che sia condotta con intelligenza, solidarieta’ e nel riconoscimento della comune umanita’ e dei diritti umani. Crediamo che ogni individuo possa avere un impatto positivo sul mondo che lo circonda e che ci sia qualcosa che tutti possiamo fare per aiutare i rifugiati, si tratti anche solo di dire una preghiera per loro o di informarsi sulla situazione.

Per ulteriori informazioni sul lavoro di ADRA con i rifugiati e per leggere le esperienze di alcuni dei profughi incontrati dagli operatori ADRA, visitate il sito internazionale: www.adra.org/refugees.

Per saperne di piu’ su che cosa fare per aiutare i rifugiati, vi invitiamo a sottoscrivere l’impegno sul sito.

 

In questo campo ADRA in Grecia, Sonia, rifugiata afgana, ha creato una scuola per insegnare inglese agli studenti siriani e afgani

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