La lettera tocca i vari ambiti della società, dalla violenza di genere, alla sanità, alla cultura, e offre proposte concrete.

Notizie Avventiste – Le donne siano protagoniste del rilancio per progettare un futuro più equilibrato. È quanto propone la Federazione donne evangeliche in Italia (Fdei) in una lettera inviata a Elena Bonetti, ministra per le pari opportunità e la famiglia, e per conoscenza a Nunzia Catalfo, ministra del lavoro e delle politiche sociali, a Roberto Speranza, ministro della salute, e al premier Giuseppe Conte.

“Come donne evangeliche più volte abbiamo espresso, anche con una petizione nazionale, il bisogno di sostenere maggiormente le strutture di accoglienza per donne maltrattate e per i loro figli, ma anche di agevolare la nascita di nuove strutture perché non siano presenti a macchia di leopardo sul territorio nazionale” si legge nella missiva diffusa da Notizie Evangeliche.

Il documento è firmato dalla presidente della Fdei, Gabriela Lio, a nome dei gruppi e delle Unioni femminili nazionali che fanno parte della Federazione: valdese, metodista, battista, luterana, salutista, avventista, riformata del Ticino.

“Riteniamo necessario pensare a un lavoro agile per uomini e donne quando ci sono minori a casa o quando c’è bisogno di cura per familiari invalidi” continua la lettera “Il carico maggiore della cura non può pesare solo sulle spalle delle donne. Esse in genere pagano il prezzo più alto e lo si è visto particolarmente anche in questo periodo di pandemia. È necessario rimodulare i tempi del lavoro e la riorganizzazione della vita sociale, vegliando e facendo rispettare la parità di retribuzione e i diritti delle persone, anche migranti”.

Vi è anche una proposta concreta sulle risorse economiche: “Si potrebbero utilizzare di più i fondi europei dedicati, ma bisogna convogliare tutte le energie possibili per ideare un futuro migliore”.

Poi la Fdei focalizza l’attenzione sul potenziamento dei servizi essenziali e chiede che si attui un nuovo paradigma: “Se vogliamo veramente rendere la vita delle donne meno gravosa, è indispensabile potenziare i servizi essenziali come la sanità, la libertà della persona, la sicurezza pubblica, la sicurezza nei trasporti, la scuola, i servizi culturali”

“Mai come ora” prosegue la lettera “in una fase di rilancio della società, c’è bisogno della presenza femminile nelle istituzioni per progettare un futuro più equilibrato, che tenga conto della vita reale delle persone e delle famiglie, che contribuisca a debellare gli stereotipi negativi che tanto condizionano l’agire quotidiano, che si mettano in atto dinamiche capaci di far crescere i bambini nel rispetto delle differenze fisiche, culturali, sociali. C’è bisogno anche dell’apporto femminile per affrontare il tema dello sviluppo sostenibile senza più sacrificare l’ambiente alle logiche del profitto che favoriscono enormi squilibri, inquinamento e malattie mortali. In un momento di scelte pubbliche importanti, il nostro principale auspicio è che si provi a ideare un futuro più ricco di diritti, di uso assennato delle risorse e di emancipazione”.

In conclusione, le donne evangeliche, da tempo impegnate contro le violenze e a favore di una società più equa e solidale, propongono di lavorare insieme, e alla ministra Bonetti dicono: “Ci congratuliamo per la squadra di esperte da Lei scelte con un obiettivo preciso: ‘Donne per un nuovo Rinascimento’ e ci chiediamo se non sia possibile allargare la consultazione anche ad altre realtà che lavorano capillarmente sul territorio nazionale per agevolare la vita delle donne e difendere i loro diritti”.

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