Sollevarsi al di sopra dei ristretti confini delle proprie ansie e preoccupazioni individualistiche, fino al più largo interesse per tutta l’umanità, questo è senso del messaggio dato da Gesù quando dipinse la simbolica raffigurazione del grande giudizio. E la norma della discriminazione tra le pecore e i capri sarebbe stata costituita dalle azioni compiute per gli altri. Dio ha dato a quest’universo una struttura tale che le cose funzionano bene solo se gli uomini sono diligenti nel coltivare la dimensione della larghezza. L’”io” non può raggiungere la pienezza senza il “tu”.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Franco Evangelisti di Guerrino, pastore delle chiese avventiste di Cremona, Mantova, Parma.

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