In occasione e in preparazione della Festa della Repubblica del 2 giugno, e della sua Costituzione che ripudia la guerra, le sei Reti promotrici hanno organizzato un momento pubblico di rilancio della Campagna “Un’altra difesa è possibile”. Una mobilitazione sostenuta dalla grande maggioranza della società civile italiana che lavora per la pace, i diritti, il disarmo, per chiedere l’istituzione di un Dipartimento della difesa civile non armata e nonviolenta.

Nel corso della 17ª legislatura la Campagna era riuscita a raccogliere le firme sufficienti per una Proposta di Legge di iniziativa popolare, successivamente trasformata in Proposta di Legge parlamentare con più di 70 firmatari incardinata nelle competenti Commissioni della Camera dei Deputati. Con il cambio di legislatura e con la nuova situazione politica e i cambi di Governo le Reti promotrici di “Un’altra difesa è possibile” hanno deciso di compiere insieme un nuovo passo, nell’ambito di quanto stabilito dalla Costituzione, per far continuare a chiedere la creazione di un “luogo istituzionale” in cui poter esercitare concretamente il diritto-dovere di difesa della Patria con modalità non armate e nonviolente.

Roberto Vacca intervista in questo numero di A tu per tu Massimo Valpiana, coordinatore della Campagna “Un’altra difesa è possibile”.

(Nella foto due F35. Il Sole 24 ore ha calcolato che ogni F-35A potrebbe costare all’Italia circa 99 milioni di euro e 106,7 milioni di euro per un F-35B: un costo che è lievitato rispetto alle stime iniziali)

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