Il Messaggero Avventista di luglio-agosto

“Chiamati all’amore. Vite ed esperienze esemplari” è il titolo di copertina del doppio numero estivo (luglio-agosto) della rivista Il Messaggero Avventista.

Commentiamo con il pastore Saverio Scuccimarri, direttore del mensile, i contenuti del nuovo numero.

Iniziamo con il suo editoriale dal titolo “Gli immigrati in Italia. Dati e numeri, per riflettere e agire”. La realtà dei fatti è completamente diversa dalla percezione che ne hanno i cittadini e dalle esasperazioni della politica.

Nella rubrica “Una parola per oggi” continua il commento all’ “Inno all’amore” con l’articolo dal titolo “L’amore… soffre, crede, spera, sopporta ogni cosa. Nessuna privatizzazione”.

La figura del teologo-medico-musicista Albert Schweitzer, Premio Nobel per la Pace nel 1952, viene descritta in occasione del Nelson Mandela International Day, una ricorrenza che ogni anno, il 18 luglio, invita a riflettere sui temi della libertà, uguaglianza e giustizia.

“Il malessere umano contemporaneo. Alienati al vangelo” è l’ultimo articolo, fra i tanti della rivista, di cui ci occupiamo in questa recensione.

Ascolta l’intervista a Saverio Scuccimarri.

 

Nuovo trimestre della Guida per lo studio personale della Bibbia.

“Il servizio a favore degli ultimi. Adorare Dio servendo il prossimo” è il tema di studio che impegnerà gli avventisti nei prossimi tre mesi.

La Guida allo studio personale della Bibbia e alla condivisione in gruppo, tradotta e pubblicata in Italia dalle Edizioni Adv, propone testi biblici giornalieri e spunti per riflettere.

Nella prima settimana di luglio si parla di Dio che crea il mondo e che trasmette all’uomo la responsabilità di essere amministratore di ogni cosa creata. Gesù, inoltre, nella sua incarnazione come uomo, prova compassione e commozione nei confronti delle persone ammalate, bisognose e smarrite. Un esempio di comportamento anche per noi oggi. Nella Bibbia è chiaro il messaggio di quanto sia importante dare aiuto a chi si trova in condizioni disagiate. Il Nuovo Testamento dice che “la vera religione è soccorrere gli orfani e le vedove”. Le dottrine e i riti religiosi, acquistano perciò un valore diverso da quello usuale.

Conclude il ciclo la lezione dal titolo “Una comunità di servitori”, introdotta dal brano: “Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere” (Ebrei 10:23, 24).

Ascolta l’intervista al past. Saverio Scuccimarri, direttore del mensile Il Messaggero Avventista e responsabile della redazione religiosa della casa editrice Adv.

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