Il Messaggero Avventista

Il numero di maggio della rivista si apre con l’editoriale “L’erosione dei valori” di Gioele Murittu, tesoriere dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno. “Per la categoria dei maestri e dei professori non si prospettano tempi buoni. Sono sempre più numerosi gli episodi di violenza, da quella verbale a quella fisica, fino a procurare lesioni, frutto non di momenti di rabbia ma, spesso, di vere e proprie «spedizioni punitive”, scrive.
Davanti a questa situazione “È giunto il momento che come singoli e come chiesa ci alziamo in piedi, come fece Gesù sulla barca, per fermare i flutti delle debolezze umane”.

Segue la riflessione sulle beatitudini, di Daniele La Mantia che invita a riflettere sul testo “Beati i perseguitati…”, nonostante tutto. Un atteggiamento apparentemente masochistico ma che va letto alla luce del messaggio cristiano.

Job Act e le questioni del lavoro sono affrontati da Marko Hromiš. Nel suo pezzo “Il perimetro costituzionale delle politiche del lavoro”, analizza tutele, leciti equilibri di interesse e responsabilità cristiana.

“Giovani che bevono” è il titolo dell’articolo di Roberto Iannò, direttore nazionale dei dipartimenti Educazione e Ministeri della Famiglia della chiesa cristiana avventista, sull’eccesso di consumo di alcol da parte di ragazzi e minori. Un appello agli adulti ad “aiutare i giovani ad aumentare la loro consapevolezza in merito alle scelte che compiono”.

Michele Abiusi ha curato l’articolo “La gioia della salvezza, una buona pubblicità per Dio”, parole dense di spunti interessanti sul rapporto tra spiritualità e buone azioni.

Altri articoli, rubriche e notizie arricchiscono questo numero del mensile.

La Radio Voce della Speranza di Roma ha intervistato il direttore, Saverio Scuccimarri.

Ascolta il podcast.

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