Maol/IadNews
– L’uragano Irma continua la sua corsa verso la Florida, dopo aver portato devastazione nei Caraibi. La Chiesa cristiana avventista del 7° giorno in America valuterà appena possibile i danni nelle isole più colpite. L’uragano di categoria 5 ha causato oltre 20 morti, distruzione e migliaia di sfollati. Intanto i leader della chiesa informano che non ci sono decessi tra la popolazione avventista.

La devastazione nell’isola di Barbuda, dove il 95% degli edifici e delle case sono state danneggiate, ha reso difficile le comunicazioni e la funzionalità delle infrastrutture.
«Diverse chiese e scuole avventiste hanno subito danni o sono state distrutte», afferma Israele Leito, presidente della Divisione interamericana (Iad) della chiesa, che ha contattato i leader locali man mano che Irma avanzava questa settimana.
«Sappiamo che ci sono danni nelle isole di Antigua, Anguilla, Barbuda, Saint Martin, Saint Thomas, Tortola e in molte altre, ma le informazioni sono scarse perché al momento non esiste un sistema di comunicazione», aggiunge Leito, «La nostra principale preoccupazione in questo momento è la sicurezza dei membri di chiesa, gli edifici saranno ricostruiti»,

«A Portorico, Haiti e Repubblica Dominicana è caduta molta pioggia ma non ci sono stati danni maggiori», dice ancora Leito, dopo aver parlato con i responsabili avventisti in ciascuna isola.

Leonard Johnson, presidente dell’Unione avventista Atlantic Caribbean, che comprende Turks e Caicos, Bahamas e Isole Cayman, ha riferito che sono state prese le necessarie precauzioni e di essere pronti ad aiutare coloro che sono stati colpiti, quando la tempesta sarà passata.

Il comitato per la coordinazione degli interventi di emergenza della Iad, Adra e la sua rete di uffici che operano nel territorio della Divisione interamericana si sono incontrati prima dell’arrivo di Irma per organizzare gli interventi e coordinare la distribuzione dei beni di prima necessità tramite le sedi locali dell’agenzia umanitaria avventista.

David Poloche, direttore di Adra Iad, comunica che pastori e membri di chiesa volontari sono già stati formati per verificare rapidamente i bisogni e iniziare l’assistenza. Gli interventi previsti riguarderanno le strutture di rifugio e la distribuzione di kit per l’igiene, articoli per la pulizia domestica, prodotti alimentari e acqua.

Terremoto in Messico
Un terremoto di magnitudine 8,1 ha scosso la costa meridionale del Messico, colpendo soprattutto lo stato del Chiapas. Al momento il bilancio delle vittime è di 65 morti. Enrique Peña Nieto, presidente del Messico, ha annunciato tre giorni di lutto nazionale.

I leader avventisti in Chiapas hanno dichiarato che non sono stati segnalati decessi tra i membri di chiesa. Gravemente danneggiate, invece, la sede della denominazione e le due scuole avventiste. La stima dei danni proseguirà nei prossimi giorni.

«Continuiamo a pregare perché la protezione di Dio sia sul suo popolo», ha riferito Leito, «Siamo grati al Signore per la sua guida e siamo certi della sua cura, benedizione e protezione nei momenti difficili. In questo mondo accadranno cose peggiori, per questo dobbiamo riaffermare la nostra fede e rendere più profondo il nostro impegno per Dio, tenendo presente che la fine non è molto lontana».

 

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