Il 16 maggio 2016 –  e in una  matinèe  dedicata alle scuole il giorno dopo – e’ stato portato in scena anche a Firenze, al Teatro di Rifredi,  la pièce “Niente per niente, storie sospese tra il sovraindebitamento e l’usura”, regia di Giusi Cataldo da un testo di Francesco Randazzo. Si tratta di un progetto teatrale promosso dalla Fondazione ADVENTUM e dall’Ambulatorio Antiusura su un tema scottante che oggi assume caratteristiche sempre piu’ pervasive e subdole.

La difficile contingenza economica e la mancanza di una cultura sull’uso responsabile del denaro, determinano una crescita esponenziale in tutto il Paese del fenomeno dell’usura che sta diventando un problema con risvolti di carattere sociale sempre piu’ ampi e drammatici. A cadere tra le mani degli usurai sono sempre piu’ spesso artigiani, commercianti, imprenditori, nuclei famigliari per un problema di cui si parla poco e su cui si accendono riflettori solo quando la cronaca nera se ne occupa, per omicidi, suicidi o violenze ai danni delle vittime. Il progetto si inserisce all’interno di una piu’ ampia campagna di sensibilizzazione “SOLOSEPUOI” sul tema dell’uso responsabile del denaro, che la Chiesa Avventista ha deciso di promuovere, impiegando una parte dei fondi che riceve ogni anno dall’8xmille dei contribuenti.

Poco prima del 16 maggio Roberto Vacca intervista l’avvocato Luigi Ciatti, presidente della Laboratorio Antiusura, per invitare gli ascoltatori fiorentini ad assistere allo spettacolo gratuito, che e’ stato gia’ visto da migliaia di ragazzi e ragazze in sei citta’ italiane. Ma lo spettacolo e’ soprattutto lo spunto per riflettere sui problemi legati al rischio dell’usura, su come sia possibile prevenire il fenomeno e su come sia possibile uscirne. Prima che sia troppo tardi.

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