Vincenzo Annunziata – Sabato 19 ottobre l’Ospedale Evangelico “Villa Betania” di Napoli ha celebrato i 45 anni dalla sua fondazione. Fu inaugurato il 20 ottobre 1968, quando, dopo circa 20 anni e mille difficoltà dall’avvio del progetto, il medico Teofilo Santi vide realizzare, con il sostegno delle chiese evangeliche napoletane, il suo “sogno” di un ospedale a Ponticelli, nella periferia di Napoli: aperto a tutti, solidale e gratuito, di cui si aveva grande necessità in un quartiere emarginato e senza strutture sanitarie.
Le celebrazioni per il 45° anniversario sono iniziate con un messaggio di Sergio Nitti, presidente della Fondazione Evangelica Betania; sono seguiti gli interventi di Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, e di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli.
Ai messaggi augurali è seguita la tavola rotonda “L’Ospedale tra passato e futuro. Gli ospedali religiosi ed evangelici nella crisi della Sanità”, con la partecipazione di Luciano Cirica, vicepresidente della Fondazione Evangelica Betania; fratel Mario Bonora, presidente nazionale Aris, l’Associazione dell’ospedalità religiosa; Raffaele Calabrò, consigliere per la Sanità alla Regione Campania; il pastore Holger Milkau, decano della Chiesa Evangelica Luterana in Italia; il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola Valdese italiana.
“Nel panorama della Sanità pubblica e ‘classificata’, che oggi vive una fase di grandi cambiamenti, segnati soprattutto dalle ristrutturazioni organizzative e dalle razionalizzazioni (tagli) di spesa, l’esperienza dell’Ospedale Evangelico Villa Betania dimostra che è possibile realizzare una sanità solidale, ‘pubblica’ e non profit, innovativa ed efficace, appropriata ed economica, tecnologica e umana, attenta e preoccupata dei bisogni del paziente, della sua famiglia e del territorio. La nuova sfida, immaginata dallo stesso Teofilo Santi, è quella dell’ampliamento dell’Ospedale necessario a soddisfare adeguatamente le esigenze di cura degli oltre 15.000 ricoveri annui, circa 50.000 prestazioni di pronto soccorso, di cui 5.300 di pronto soccorso ginecologico e ostetrico, e 7.300 pazienti in osservazione breve intensiva” (da betaniainforma).
“In questi 45 anni abbiamo cercato di essere efficienti e solidali, attenti ai costi, ma anche e soprattutto attenti ai malati – ha affermato il Direttore Generale Pasquale Accardo – Il malato è veramente al centro della nostra attenzione, senza retorica e senza ostentazione”.
(didascalia della foto: da sinistra, Marco Valenza, pastore della chiesa avventista di Napoli; Vincenzo Annunziata, direttore dip. Comunicazioni; Pasquale Accardo, direttore generale di Villa Betania; Giuseppe Marrazzo, direttore del Messaggero avventista)