logofdei-puntiniSarà consegnata al Dipartimento delle Pari Opportunità in occasione della Giornata mondiale dell’ONU.

Notizie Avventiste – La Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) invita a non abbassare la guardia sulla violenza di genere e il femminicidio, e lancia una doppia petizione contenente dichiarazioni di impegno in versioni separate: una firmata dagli uomini, l’altra sottoscritta dalle donne.

Per conoscere meglio questa iniziativa, Notizie Avventiste ha rivolto alcune domande a Dora Bognandi, presidente della FDEI e direttore associato del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa della Chiesa cristiana avventista in Italia.

Notizie Avventiste: Perché questa petizione?
Dora Bognandi: Combattere la violenza nei confronti delle donne è stato sempre, per la FDEI, un obiettivo prioritario che ha perseguito con modalità diverse nell’arco dei suoi 40 anni di vita. Tre sono sostanzialmente i motivi che ci hanno spinto a lanciare questa petizione. Il primo, perché è importante che degli individui si assumano la responsabilità in prima persona di combattere la violenza contro le donne. Il secondo, perché non si combatte la violenza senza impegnarsi in un’operazione spirituale e culturale che modifichi il modo di intendere la donna. Il terzo perché questa battaglia la si combatte insieme: uomini e donne.

N. A.: Come mai la FDEI ha pensato di presentarla in due versioni?
D.
B.: Abbiamo scelto di fare due raccolte di firme parallele perché ognuna di esse contiene due elementi: un attestato di impegno e una petizione. Naturalmente, l’impegno per uomini e donne non può coincidere perfettamente: gli uomini si impegnano a non esercitare alcun tipo di violenza fisica, psicologica, sociale, religiosa e le donne si impegnano a non subirla passivamente. Gli uomini si impegnano a rispettare la dignità della donna, le donne si impegnano a crescere nella consapevolezza della propria dignità. Entrambi però si impegnano a vivere, diffondere e sviluppare una cultura basata sulla parità di genere che si ispiri a legalità, diritto e solidarietà.

N. A.: Quale obiettivo volete raggiungere?
D.
B.: La seconda parte del documento per la raccolta delle firme contiene una petizione uguale per uomini e donne. Essi/e chiedono alla responsabile del Dipartimento delle Pari Opportunità del governo di sbloccare i fondi che dal 2013 non arrivano ai centri antiviolenza per problemi di ordine burocratico; di favorire la fondazione di centri antiviolenza in ogni regione d’Italia perché diverse di queste non hanno nessuna struttura del genere; di avviare iniziative, rivolte soprattutto agli uomini, che promuovano la prevenzione alla violenza; di facilitare il reinserimento socio-lavorativo delle vittime.

N. A.: Perché firmare?
D.
B.: Perché prima di tutto le persone di fede evangelica, ma poi anche tutti coloro che si riconoscono in questa iniziativa, possano dire alle autorità del nostro paese di non sottovalutare il problema, di prendere le misure necessarie e di collaborare con tutti i cittadini e le cittadine che sono sensibili a queste tematiche e che sul territorio possono fare la differenza. Si potrà firmare le petizioni online fino al 20 novembre. Infatti, vorremmo consegnarle al Dipartimento pari opportunità intorno al 25 dello stesso mese, data destinata dall’ONU alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Firma la petizione online:

 

Condividi

Articoli recenti