«Più vicini». Se fosse questa la lezione da trarre dopo questo incubo? Non tornerà tutto come prima, dobbiamo saperlo. L’organizzazione sociale dovrà mutare e con essa i nostri comportamenti individuali e collettivi. Non solo per la difesa dalla pandemia, la cui minaccia a un certo punto sarà ricondotta ad una misura accettabile, ma per i mutamenti radicali che questa ci ha costretto già oggi a introdurre e che, almeno fino a un nuovo auspicabile boom economico, saranno il nostro, per obbligo o scelta, nuovo modo di vivere. Il vero ripensamento del tempo che ci attende, un paradosso della società globalizzata, forse è proprio quello di vivere localmente senza rinunciare a pensare globalmente (da “Più vicini, la lezione di questi giorni tremendi” di Walter Veltroni, pubblicata sul Corriere della Sera del 14 maggio 2020).
Ma forse il vero cambiamento imposto dalla pandemia è rappresentato dall’urgenza di porsi delle domande sulle nostre vere priorità, come individui e come società. Abbiamo chiesto un parere a Giovanni Varrasi, psicologo e psichiatra. Intervista a cura di Roberto Vacca.

(Nella foto: “qual è lo scopo della tua vita?”)

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