Nel titolo del volume, edito da Castelvecchi, la frase “Il traditore fedele” è un ossimoro, una contraddizione in termini che suscita curiosità. Giuda nel corso dei secoli è stato giudicato il traditore per antonomasia, il rappresentante del popolo ebraico, il popolo definito “deicida”. Quanto ha potuto incidere realmente l’odio verso la persona di un solo uomo nell’alimentare i pregiudizi su un intero popolo? Qual è l’immagine di Giuda che scaturisce dagli scritti neotestamentari? Lungo i secoli la rappresentazione di Giuda in opere letterarie, teologiche e artistiche ha contribuito nel peggiorare la percezione della sua figura. C’è una soluzione a tutto questo? Yehudah/Giuda può essere rivalutato in qualche modo?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano gli autori, il Prof. Marco Cassuto Morselli – Presidente della Federazione delle Amicizie Ebraico-Cristiane, e la Prof.ssa Gabriella Maestri – ha conseguito il Dottorato presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana.

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