La Scrittura pone più problemi di quanti non ne risolva? Quali sono le principali difficoltà nello studio della Bibbia? Gli italiani conoscono a sufficienza le Scritture? Con queste domande abbiamo ripreso la nostra serie di incontri con il professore Giancarlo Rinaldi, già docente di Storia del Cristianesimo presso l’Università degli studi di Napoli l’Orientale.
Notizie Avventiste – La diffusione della Bibbia è aumentata di circa tre milioni, arrivando a 35,5 milioni di copie, l’anno scorso. Lo riporta l’Alleanza Biblica Universale (Abu) nelle sue statistiche sulla distribuzione mondiale della Bibbia nel 2022. Dopo il forte calo all’inizio della pandemia di Covid-19, è continuata la tendenza al rialzo del 2021.
I Paesi con la più alta diffusione del testo sacro nel 2022 sono stati il Brasile (4,8 milioni), gli Stati Uniti (2,6 milioni) e l’India (2,5 milioni). Notevole aumento si è verificato anche in Cina, da 1,2 a 1,8 milioni di copie, e nella Cambogia, a maggioranza buddista, dove il numero di Bibbie in circolazione è raddoppiato a 25.000 copie. La maggior parte delle Bibbie è stata distribuita in spagnolo (5,8 milioni), inglese (5,4 milioni) e portoghese (4,9 milioni), seguita dal mandarino con 1,8 milioni di copie.
Una Bibbia su quattro è in digitale
La percentuale di edizioni digitali della Bibbia è aumentata significativamente nel 2022. Circa il 28% di tutte le Bibbie complete vendute sono state scaricate da Internet, raggiungendo così il livello pre-pandemia di dieci milioni di copie. Anche il totale di tutti gli scritti biblici distribuiti (singoli libri biblici, Nuovo Testamento e Bibbie complete) ha raggiunto nuovamente il livello pre-Covid con 166 milioni di copie.
Cifre dell’Abu
Le "Statistiche sulla distribuzione delle Scritture", pubblicate annualmente, tengono conto solo delle cifre degli editori e delle organizzazioni che appartengono all’Alleanza Biblica Universale, organizzazione internazionale che riunisce e coordina il lavoro di 160 società bibliche nazionali, tra cui la Società Biblica in Italia (Sbi), con sede a Roma.
Sembra un paradosso, ma come tutte le parole di Gesù rivela un grande insegnamento. Ne abbiamo parlato con Egidio Naso, imprenditore credente.
Benedetto da Dio è colui che ha accettato di amministrare le ricchezze di Dio, non le considera proprie e si impegna a farle aumentare, ricco è colui che ritiene i beni come propri e li usa per i propri scopi e non per il Regno.
La pastora avventista Silvia Vadi, responsabile dei corsi biblici Voce della Speranza, ci invita a riflettere su un episodio che ci racconta la Bibbia nel libro degli Atti al capitolo 6. Scopriamo in che modo si organizza la prima chiesa. Gli apostoli suggeriscono di scegliere 7 persone, nominate diaconi: il loro compito è quello di aiutare vedove e poveri, ma anche quello di dedicarsi alla predicazione e alla testimonianza. Stefano è un diacono e predica nelle sinagoghe. Nei suoi confronti vengono mosse delle false accuse, ma lui, in una situazione di grande tensione e pericolo, mostra serenità. Cosa lo fa rimanere tranquillo in questo momento di difficoltà? E come possiamo imparare anche noi a reagire come Stefano?
Cesare Zausa, studente della Facoltà avventista di Teologia, ci guida nel commento di alcuni episodi ambientati in montagna che ci racconta la Bibbia. In questa puntata ci soffermiamo a riflettere in maniera particolare su ciò che succede quando Dio incontra Mosè per la prima volta sul monte Sinai. Questo incontro ci mostra un Dio pronto a darci una seconda possibilità.
Apocalisse al capitolo 20 parla del succedersi dei vari eventi relativi al millennio attraverso vari simboli. Cosa accade durante e dopo questo periodo? Quali concetti reali esprime Giovanni in questa profezia?
Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al prof. Saverio Scuccimarri, pastore, decano della Facoltà Avventista di Teologia, direttore della redazione religiosa della Casa editrice ADV.
La pastora avventista Liudmila Biscardi ci invita a riflettere sull’importanza del pregare per gli altri. Interessante l’esempio dell’apostolo Paolo e di Gesù, esempio che analizziamo attraverso il commento di alcuni testi biblici.
Al di là delle considerazioni prettamente politiche, perché alcuni dovrebbero pagare le tasse e altri potrebbero usufruire di un abbuono? In Matteo 22, Gesù pronuncia la celeberrima frase: “Rendete dunque a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”. Cosa significa?
Mario Calvagno ne parla con Daniele Benini, pastore avventista.
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 16:1-12.
Se non vediamo bene, gli occhiali sono indispensabili. I Farisei non solo non vedevano, ma volevano imporre agli altri la propria “visione”. Un esempio da non seguire.
Cesare Zausa, studente della Facoltà avventista di Teologia, ci guida nel commento di alcuni episodi ambientati in montagna che ci racconta la Bibbia. In questa puntata ci soffermiamo a riflettere in maniera particolare su ciò che succede quando Dio chiede ad Abramo di sacrificare suo figlio Isacco sul monte Moria (Genesi 22), un monte che ci parla del carattere di Dio e che ci invita a pensare al nostro cammino di fede.
Il pastore avventista tirocinante Nicolò D’Elia ci invita a riflettere Luca 10,38-42: «Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio; e una donna, di nome Marta, lo ospitò in casa sua. Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: “Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma il Signore le rispose: “Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta”». Gesù in questa situazione offre una risposta relativa alle priorità di quel contesto. Ma quale esempio dobbiamo seguire? Quello di Marta o quello di Maria?