12. DISCUTIAMO LA TUA TESI DI LAUREA – OSPITE LA DOTT.SSA ADRIANA PUGLISI

12. DISCUTIAMO LA TUA TESI DI LAUREA – OSPITE LA DOTT.SSA ADRIANA PUGLISI


Titolo della Tesi
“Il Gigante e la Bambina ( cantare e raccontare un dramma sommerso)”
Tesi della dott.ssa Adriana Puglisi laureata in educazione di comunità a Palermo nell’anno accademico 2014/15
In Studio: Vincenzo Catanzaro

Daniele in breve. Il carattere delle quattro bestie e del piccolo corno

Daniele in breve. Il carattere delle quattro bestie e del piccolo corno

Bibbia in un annoFrancesco Zenzale – La Bibbia somiglia a una piccola biblioteca e contiene infiniti generi letterari, tra loro spesso mescolati anche all’interno di uno stesso libro. Quello profetico apocalittico, i cui insegnamenti soventi sono presentati mediante rappresentazioni figurate o simboli, è il genere che maggiormente inquieta il credente. Ciò è dovuto a quattro fondamentali motivi:

1. Il contrasto angosciante del dualismo, bene/male, Dio/satana, buoni/cattivi, fedeli/infedeli.
2. Il linguaggio volutamente oscuro, dove prevale il simbolo che può avere un significato specifico e a volte può indicare cose diverse, che il contesto comunque ci aiuta a comprendere.
3. I diversi simboli che possono anche indicare la stessa realtà.
4. Il contenuto escatologico della rivelazione divina, che non è sempre facile da comprendere.

Studiando la profezia di Daniele, ci chiediamo: “Perché il Signore ha voluto descrivere con rappresentazioni allegoriche le quattro fasi della storia dell’umanità, contraddistinte da quattro regni e da un periodo storico interminabile che fluisce nel giudizio? Avrebbe potuto raccontare gli eventi storici senza nasconderli dietro ‘travestimenti’ che hanno creato non poche e a volte bizzarre interpretazioni?”.

Kenneth A. Strandriassume, nel suo libro Interpreting the Book of Revelation (Naples, Florida, 1979, pp. 25, 26), elenca tre motivi:
a) Protezione. Lo scrittore voleva proteggere la comunità cui si rivolgeva. Presentando le verità in forma criptica, compresa solo dai membri della comunità, evitava che i persecutori potessero usare il suo scritto per trarre informazioni da utilizzare contro i membri della comunità stessa.
b) Illustrazione più efficace. Come dice il proverbio: “Un’immagine è più eloquente di mille parole”. Un grafico riesce a spiegare semplicemente dati complessi. Lo stesso vale per i simboli apocalittici, che spesso rappresentano verità molto complesse in modo molto semplice.
c) Uso tradizionale. Alcuni simboli erano usati semplicemente perché diventati parte del bagaglio culturale tradizionale della gente, veri e propri «usi idiomatici».

Un altro motivo che ritengo importante riguarda il carattere evidenziati dalle raffigurazioni di ogni regno o potere rappresentato. Ad esempio, in Daniele 7, il leone con le ali, equivalente alla testa d’oro della statua del capitolo 2 (vv. 37-38), evidenzia la maestosità e la nobiltà del regno di Nabucodonosor, che fluisce nella sua conversione, prima che il suo regno sia spazzato via.

L’orso con le tre costole in bocca, che corrisponde all’argento della nostra statua (2:39; cfr. 5: 29-31; Is 13: 17) rileva la voracità del regno medo-persiano.

Il leopardo dalle quattro ali e altrettante teste, che coincidono con il bronzo del grande colosso (2:39), indicano l’agilità e la rapidità delle conquiste dell’impero greco, grazie al suo condottiero Alessandro il Grande.

La quarta bestia, di cui non c’è riscontro nel regno animale, così mostruosamente configurata, che collima alle gambe di ferro della grande statua (2:40), evidenzia la ferocia dell’impero romano. Fu talmente inverosimile la spietatezza sui vinti da non esistere attributo che possa descriverla. La quarta bestia, più che un animale, è una macchina da guerra.

L’undicesimo o piccolo corno, dietro il quale si nasconde un potere dall’aspetto religioso, nel quale si concentra tutta la forza disumana della bestia o della quarta monarchia, che durerà fino al giorno del giudizio, esprime il carattere ostile a Dio, alla sua volontà e ai santi dell’altissimo.

Per saperne di più: assistenza@avventisti.it

 

Quando l’analisi storica diventa pregiudizio

Quando l’analisi storica diventa pregiudizio


Lutero tocco’ il culmine della sua vita di riformatore negli anni che vanno dal 1510, quando comincio’ a condannare la simonia della Chiesa di Roma con la vendita delle cosiddette indulgenze e fu scomunicato dal papa mediceo Leone X, fino alle tesi di Wittenberg del 1517 e fino al 1520. Ma poi il suo pensiero cambio’ e altrettanto i suoi atti. Volle essere il sovrano assoluto della sua Chiesa, divento’ conservatore, prepotente, si sposo’, si mischio’ con la politica e alla fine decise che i luterani dovevano far guerra non soltanto ai cattolici ma a tutte le Chiese protestanti, da quella di Calvino e agli Ugonotti francesi. Decise infine che i luterani dovevano essere soltanto l’unica religione della Germania. Papa Francesco infatti celebrera’ a Lund soltanto il Lutero riformatore. La sua vita successiva non lo riguarda. Non so se lo dira’ esplicitamente a Lund. A me l’ha detto e ritengo opportuno riferirlo (tratto dall’editoriale di Eugenio Scalfari pubblicato su Repubblica del 30-10-2016).
In occasione della celebrazione a Lund del cinquecentesimo anniversario della Riforma protestante (che durera’ fino al 31 ottobre 2017) a cui partecipa anche Papa Francesco, riflettiamo sulla figura del riformatore tedesco con il teologo evangelico Fulvio Ferrario, decano della Facolta’ di teologia di Roma, a partire dai giudizi e dai pregiudizi di Eugenio Scalfari

Papa Francesco con l’arcivescovo luterano Antje Jackelen (ansa)

Televisione – Protestantesimo

Televisione – Protestantesimo

protestantesimo9-11-2016Domenica 6 novembre, a mezzanotte e trenta, su Raidue, la rubrica Protestantesimo trasmette una nuova puntata dal titolo “Si è aperto il 500° anniversario della Riforma Protestante”, con i servizi:

La Riforma necessaria. Una preghiera ecumenica apre il 500° l’anniversario della Riforma Protestante a Lund, in Svezia, alla presenza di papa Francesco.

Corridoi umanitari, una nuova vita. Altri 128 profughi siriani arrivati dal Libano con il progetto dei Corridoi umanitari promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche, la Comunità di Sant’Egidio e la Tavola valdese.

Chiese battiste riunite in Assemblea. A sessant’anni dalla nascita dell’Unione delle Chiese Battiste d’Italia, i fratelli italiani di Martin Luther King si confrontano in assemblea per deliberare sul futuro delle loro realtà.

Le repliche della puntata andranno in onda lunedì 7 novembre, all’una e trenta di notte, e lunedì 14 novenbre, alle 7.20 del mattino, sempre su Raidue.

Per vedere le puntate in archivio clicca su VIDEO

Maggiori informazioni sul sito: www.protestantesimo.rai.it

 

Alfabeto degli animali 28-10-2016: “Halloween, un giorno crudele per i gatti neri”

Alfabeto degli animali 28-10-2016: “Halloween, un giorno crudele per i gatti neri”


In questo numero dell’Alfabeto degli animali, la giornalista Patrizia Lucignani e Sergio Ammannati affrontano il “caso Halloween”. Infatti pare che in concomitanza di questa festa di importazione anglosassone, non siano pochi i gatti neri utilizzati per messe nere o simili crudeli idiozie. Ne fanno fede i resti di gatti rinvenuti negli anni passati vicino a strumenti di culto cristiano e anche il numero di richieste di adozione di gatti neri che diverse associzioni animaliste registrano nei giorni precedenti Halloween. Tuttavia dati certi non esistono. Ma forse i proprietari di gatti fanno bene ad essere prudenti.

Il dramma dei profughi e la speranza dei corridoi umanitari

Il dramma dei profughi e la speranza dei corridoi umanitari


In questa puntata de L’Altro-Binario, prendendo spunto da un incontro promosso dalla Diaconia valdese fiorentina, torniamo volentieri a parlare di corridoi umanitari e del progetto Mediterranean Hope. I corridoi umanitari sono il frutto di una collaborazione ecumenica fra cristiani cattolici e protestanti: Comunita’ di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI), Chiese valdesi e metodiste, che hanno scelto di unire le loro forze per un progetto di alto profilo umanitario. Appare sempre piu’ chiaro agli occhi di molti che i corridoi umanitari creati dalla societa’ civile italiana possono e devono essere un modello da seguire per offrire risposte concrete alla crisi dei rifugiati. Nel corso della puntata i due conduttori Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno potuto porre le loro domande a Nicola Garcea volontario di Emergency e a Lucia Cuocci, inviata della rubrica televisiva Protestantesimo in onda su Raidue, rientrata da poco dal Libano per un reportage. Nel corso del programma ascoltiamo anche la straordinaria esperienza di Daryl Gungadoo, uno dei responsabili di AWR (Adventist World Radio), che per conoscere meglio la situazione dei profughi e i loro reali bisogni, nel 2015 si e’ unito a loro in incognito nel lungo e in certi momenti drammatico percorso che da Aleppo l’ha portato fino a Monaco di Baviera.

Profughi sbarcano nell’isola di Lesbos, in territorio greco

Asti – Settimana di preghiera

Asti – Settimana di preghiera

m37-asti-settimana-preghiera-2016iFilippa Di Carmelo – A chi non è mai capitato di chiedere qualcosa a Dio e di non essere stato esaudito? Se le sue promesse sono vere, perché Dio resta a volte in silenzio? Come conciliare ciò con la promessa «chiedete e vi sarà dato»? In realtà Dio adora esaudirci e sono tante «le preghiere a cui Dio dice sempre sì». Ne abbiamo parlato, dall’1 all’8 ottobre, durante la Settimana di preghiera, condotta dal past. Samuele Barletta. Nella settimana abbiamo visto il film «War Room»; il venerdì abbiamo iniziato il sabato con un falò; il sabato abbiamo concluso con una festa battesimale. Sono stati momenti ricchi di emozioni, con canti, preghiere, testimonianze e una «scorpacciata» di promesse bibliche che hanno caratterizzato tutti gli incontri.

 

Piazza Armerina – Festa dei nonni

Piazza Armerina – Festa dei nonni

Testata-Rettangolare-300x214 (sfondo bianco)Giuseppe Paternicò – Sabato 2 ottobre, l’intera comunità ha reso doveroso omaggio e riconoscimento a tutti i nonni della nostra grande famiglia spirituale. Attraverso più momenti molto toccanti e più attività, i nonni di ieri e di oggi sono stati ricordati e riconfermati come «grandi eroi».

 

 

 

Pompei – Battesimo e presentazione al tempio

Pompei – Battesimo e presentazione al tempio

m37-pompei-battesimo-a-ruoccoMaol – Sabato 10 settembre, a Paestum, la nostra comunità si è riunita attorno alla famiglia Ruocco, per condividere e festeggiare una duplice cerimonia di «nascita». La prima simbolica: Angelo Ruocco ha deciso di entrare nelle frizzanti acque del mare per ricevere il battesimo, officiato dal papà Euro. La seconda riguarda una nascita fisica: la presentazione al tempio del piccolo Samuel Davis Ruocco, nato a maggio e figlio di Angelo e di Marina Elizabeth Caputo. La pioggia è caduta per tutta la settimana, ma il comitato di chiesa e la famiglia Ruocco con fede, preghiere e positività non hanno annullato la festa. Siamo così stati ripagati da una bella giornata e da un’emozionante cerimonia battesimale, con uno sfondo unico: il tramonto!

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Cesena – Festa dei nonni

Cesena – Festa dei nonni

m37-cesena-festa-nonni-2016Laura Paris – Sabato 8 ottobre, abbiamo festeggiato i nonni. È un appuntamento consolidato nelle famiglie e nella nostra comunità. Il momento è stato aperto con la lettura di frasi che mettevano in risalto alcune caratteristiche dei nonni. I nonni fanno festa appena possono; preferiscono le esperienze ai regali; amano le storie; sono generosi. I lavoretti, fatti dai bimbi e personalizzati con le loro frasi, riportavano tutti un gigante «grazie». Ecco i nonni di oggi, i bambini di ieri che si incontrano nella semplicità di un gesto e di una parola. Emozionante è stata la presenza dei nonni che non frequentano la nostra comunità e che hanno portato un calore speciale, rendendo la festa un momento unico.

 

 

Jesi – Giornata speciale dei Ministeri Femminili

Jesi – Giornata speciale dei Ministeri Femminili

m37-jesi-culto-mf-2016Liliana Anselmi – «Creazione e Raccolto» è stato il tema del culto organizzato, il 15 ottobre, dai Ministeri Femminili. Il pulpito è stato allestito come a voler mostrare la bellezza della creazione, con un’immagine del giorno e della notte a scandire il tempo. Il filmato «Le perfezioni della creazione di Dio 2» ha iniziato il programma, seguito dalla lettura del Salmo 19:1-6. Una breve scenetta di Tizzoni ed Esploratori ha ricordato che se vogliamo portare frutto è necessario che facciamo morire il nostro io. Sono seguiti canti, testi biblici e brevi commenti. Bambini, ragazzi e giovani hanno offerto al Signore cesti ricolmi di pane, frutta e verdura. Commoventi le famiglie giovani che hanno presentato davanti al Signore i loro figli come frutto del loro amore.

 

 

Campo Centro. Essere chiesa oggi

Campo Centro. Essere chiesa oggi

m37-eco-parma-2016-1Daniele La Mantia – Domenica 23 ottobre, è iniziato a Parma il corso «Essere chiesa oggi» (ECO), promosso dal Campo Centro. Un programma che vedrà diversi laici delle chiese di Parma, Reggio Emilia e Modena, italiani e ghanesi, impegnati per una domenica al mese fino a giugno del 2017. Scopo di questo progetto è preparare a un’evangelizzazione al passo con i tempi, aggiornandosi sulle tematiche che affrontiamo oggi, anche se non sono poi così diverse dal passato.

Il tema del primo incontro, tenuto dal direttore di campo, past. Daniele Benini, è stato m37-eco-parma-2016-2«La mia relazione con Dio». Da un’analisi approfondita dell’episodio biblico di Gedeone, abbiamo compreso che le paure, le incertezze, i dubbi di allora sono anche quelli che invadono la società di oggi e noi personalmente. L’analisi dell’episodio e la condivisione in gruppo ci ha aiutato a scoprire informazioni, spunti, idee di come la chiesa e ogni singolo membro possono fare la differenza, e riuscire in ogni impresa.

Pranzare assieme e formare gruppi eterogenei ha favorito l’esercizio di incontro e conoscenza reciproca.

 

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