Buongiorno con l’Edicola RVS del 24 luglio 2019

Buongiorno con l’Edicola RVS del 24 luglio 2019


In questo numero Claudio Coppini e Roberto vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli presenti sui giornali di oggi. Sono intervenuti il pastore valdese Peter Ciaccio e Mariagrazia Midulla, responsabile del settore Clima e Energia del WWF-Italia. Tra i temi affrontati: la TAV Torino-Lione si farà (00:01:45), Boris Johnson è il nuovo premier in Gran Bretagna (00:10:30), abusi sugli affidi e polemiche politiche (00:19:30), Greta “sfida” il Parlamento francese (00:27:00).

(nella foto Greta Thunberg)

Sfogliando il giornale “Ricordo del giudice Borrelli”

Sfogliando il giornale “Ricordo del giudice Borrelli”


Roberto Vacca e Claudio Coppini intervistano Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, che ricorda il giudice Francesco Saverio Borrelli, scomparso il 20 luglio a Milano.

Buongiorno con l’Edicola RVS del 23 luglio 2019

Buongiorno con l’Edicola RVS del 23 luglio 2019


In questo numero oClaudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli presenti sui giornali di oggi. Sono intervenuti il sociologo Marco Bontempi e il pastore avventista Michele Abiusi. Tra i temi affrontati: treni nel caos (00:01:00), accuse di Macron all’Italia sul tema migranti (00:06:00), Formigoni lascia il carcere (00:14:20), i dubbi sul federalismo (00.20:00), l’esercito del Bene (00:26:30)

“Vivi Internet, al meglio”, un nuovo progetto di Telefono Azzurro per gli insegnanti, i ragazzi e le famiglie

“Vivi Internet, al meglio”, un nuovo progetto di Telefono Azzurro per gli insegnanti, i ragazzi e le famiglie


È stato presentato nei giorni scorsi il progetto Vivi Internet, al meglio, di Telefono Azzurro, in collaborazione con Google, Altroconsumo, e Grace On Your Dash, cantante, attrice e creator di YouTube.
Il progetto è rivolto prevalentemente agli insegnanti, in modo che possano guidare i ragazzi verso l’uso corretto di Internet e per evitarne i potenziali pericoli.

Mario Calvagno ha intervistato Francesca Scandroglio, del Centro Studi e Ricerche di Telefono Azzurro. I molti dati a disposizione del Centro inducono a non trascurare fenomeni come, per esempio, quello della diffusione dell’odio sulle reti social ma ad affrontarli nella maniera più opportuna per aiutare i ragazzi a diventare cittadini digitali responsabili.

Editoriale Diritti e Libertà Religiosa – Nuovo Rapporto del PEW Research Center su governi e libertà religiosa nel mondo

Editoriale Diritti e Libertà Religiosa – Nuovo Rapporto del PEW Research Center su governi e libertà religiosa nel mondo


Il pastore Davide Romano, direttore del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa dell’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste, curatore dell’editoriale, approfondisce per noi i temi toccati dal rapporto del PEW Research Center, appena pubblicato. Questo decimo rapporto annuale sulle restrizioni alla libertà di religione nel mondo, riguarda i cambiamenti verificatisi dal 2007 al 2017.

Immagine www.pewresearch.org

Ricordando lo sbarco terrestre

Ricordando lo sbarco terrestre

Se consideriamo l’intero l’universo, la terra è insignificante. Ma non per Dio.

Bruce Manners/Notizie Avventiste – Abbiamo da poco celebrato i 50 anni dello sbarco sulla luna, “un grande salto per l’umanità”. È stato un momento emozionante e significativo nella storia del nostro pianeta. La maggior parte di coloro che assistettero all’evento nel 1969, ricorderà l’attesa davanti al televisore e poi le immagini in diretta, granulose, in bianco e nero, di Neil Armstrong e Buzz Aldrin, i primi uomini a camminare sulla luna.

Dopo l’allunaggio del modulo lander, Aldrin chiese a tutti quelli che ascoltavano di “fermarsi, riflettere sugli eventi delle ultime ore e ringraziare a modo proprio”.

Nel silenzio che seguì, lesse le parole di Gesù: “Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla” (Giovanni 15:5). Quindi prese il pane e il vino (per un servizio di comunione privata) che aveva portato con sé per l’occasione.

In seguito Aldrin si chiese se avrebbe dovuto farlo perché gli astronauti sapevano di rappresentare l’intera umanità, di qualunque convinzione. “Ma a quel tempo, non riuscivo a pensare a un modo migliore per riconoscere l’esperienza dell’Apollo 11 se non ringraziando Dio”, ha affermato l’ex astronauta.

Mentre scendeva la scaletta del modulo lunare, Armstrong pronunciò la storica frase: “Questo è un piccolo passo per l’uomo; un grande salto per l’umanità”.

Ed era vero.

Un paio d’anni dopo, nel 1971, Jim Irwin trascorse tre giorni sulla luna. È ricordato soprattutto per le immagini di lui che rimbalza sulla superficie lunare con il Rover. Fu il primo essere umano a guidare un veicolo sulla luna. Nell’anniversario ha ricordato quella volta che guardò la terra dalla luna. Allungò la mano con il pollice in su e chiuse un occhio. La terra scompariva dietro al suo pollice. In un certo senso, l’intero pianeta era sotto il suo controllo, ma questo faceva sentire Irwin “terribilmente piccolo”.

Possiamo dire che il nostro pianeta è solo una delle rocce presenti nell’universo. Sì, contiene la vita. Vita intelligente. Vita sufficientemente creativa da mandare gli esseri umani nello spazio inospitale e farli arrivare sulla luna.

Tuttavia, se consideriamo l’intero universo, la terra è insignificante.

Ma non per Dio. E lo dimostrò con uno sbarco sulla terra a Betlemme, più di 2000 anni fa, con la nascita di Gesù. È ciò che rende grande il nostro pianeta. Significativo. Non è per quello che siamo, per ciò che siamo diventati o per le nostre capacità e saggezza. Dio fa la differenza.

“Dio ha tanto amato il mondo che ha dato” (Giovanni 3:16). Questo è un grande passo in avanti per l’umanità.
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[Fonte e foto: Adventist Review]

Aiuti in Asia meridionale colpita dai monsoni

Aiuti in Asia meridionale colpita dai monsoni

Le violenti piogge hanno messo in pericolo milioni di persone.

Notizie Avventiste – Precipitazioni torrenziali si sono abbattute per oltre una settimana in Asia meridionale, all’inizio di luglio, causando frane e inondazioni e devastando le case di molte famiglie in India, Nepal e Bangladesh. I recenti nubifragi hanno provocato la morte di 180 persone e, secondo quanto riferito, hanno colpito oltre 44 milioni di persone. Anche se la popolazione è abituata ai monsoni, rimane la preoccupazione per i disastri che provocano sempre più frequentemente. E il pensiero va ai cambiamenti climatici.

Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) lavora a stretto contatto con le autorità locali dei tre Paesi interessati per valutare i danni e intervenire a favore della popolazione.
Ecco gli aggiornamenti sugli aiuti forniti da Adra.

India
Sono stati creati rifugi per oltre 45.000 persone che hanno perso la casa e sono state aperte cucine comunitarie per fornire cibo alle famiglie più colpite. Le inondazioni peggiorano in alcune parti dell’India e i livelli delle acque dei fiumi continuano a salire. Le famiglie hanno bisogno di acqua potabile e di attrezzatura come utensili da cucina e fornelli. Adra collabora con le autorità locali e i partner per capire quali sono le esigenze urgenti.

Nepal
Sono circa 90.000 le persone maggiormente colpite da inondazioni e frane nel Paese, con danni a case e terreni. Per giorni si sono svolti interventi di salvataggio in barca dei sopravvissuti. Le aree colpite vengono fornite di prodotti alimentari e farmaci.

Bangladesh
Dal 9 luglio, i livelli delle acque in Bangladesh sono aumentati a causa delle forti piogge. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza nelle aree colpite dalle inondazioni, in particolare nei distretti delle regioni nord e sud-est, e chiuso le scuole. Le autorità locali hanno distribuito cibo nelle zone in cui più di 900.000 persone sono state maggiormente colpite, ma le strade bloccate rendono difficile far arrivare gli aiuti alle famiglie. Anche il campo profughi di Cox’s Bazar è stato minacciato da potenziali inondazioni e frane. Adra Bangladesh è intervenuta nella aree più colpite e continua a valutare le necessità della popolazione che ha principalmente bisogno di cibo, acqua potabile e rifugi.
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[Foto: Adra Bangladesh. Fonte: Adventist News Network]

La povertà pianta i semi della violenza religiosa

La povertà pianta i semi della violenza religiosa

Il presidente di Adra International interviene al vertice del Dipartimento di Stato americano sulla libertà religiosa.

Notizie AvventisteJonathan Duffy, presidente dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) a livello internazionale, ha parlato nell’affollata sala del Dipartimento di Stato Usa, a Washington, durante il secondo vertice sulla promozione della libertà religiosa che quest’anno aveva per tema “La libertà religiosa nei conflitti e nelle zone di crisi: proteggere le minoranze vulnerabili”. Intervenuto in un panel con vari leader di organizzazioni umanitarie, Duffy ha focalizzato l’attenzione sulla correlazione tra povertà e violenza religiosa.

“Se il nostro obiettivo è affrontare le violazioni della libertà religiosa, il punto di partenza è affrontare la povertà” ha affermato Duffy. Ha quindi sottolineato che la povertà è spesso precorritrice delle persecuzioni religiose poiché, in periodi di estrema tensione sociale ed economica, la maggioranza si rivolge alle minoranze quale “capro espiatorio”.

“Per esempio” ha continuato “secondo i dati della Banca mondiale, lo Stato Rakhine, patria dei rohingya, è il più povero del Myanmar. Il suo tasso di povertà è il doppio della media nazionale, quasi l’80% della popolazione è povera”.

Una soluzione, per il presidente di Adra International, consiste nel creare sviluppo in luoghi come lo Stato Rakhine prima che le “violenze religiose divampino”. Solo migliorando le condizioni economiche è possibile prevenire la violenza religiosa estrema.

I relatori del panel hanno affrontato anche altri temi: l’importanza delle soluzioni basate sui dati; le sfide per garantire alle minoranze svantaggiate la necessaria assistenza, senza acuire il risentimento già esistente nei loro confronti; e la necessità di affrontare i requisiti di conformità che impediscono l’erogazione effettiva di aiuti alle minoranze religiose a rischio.

Al vertice sono intervenuti, tra gli altri, il segretario di Stato americano, Mike Pompeo; il presidente della Camera dei deputati statunitense, Nancy Pelosi; il segretario della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti, Alex Azar; l’ex parlamentare del Regno Unito e attivista per i diritti umani, David Alton; oltre a esponenti di organizzazioni umanitarie gestite da enti religiosi.

Adra è il braccio umanitario della chiesa avventista. Presente in numerosi Paesi del mondo, interviene in caso di calamità e si occupa di progetti di sviluppo sostenibile delle comunità. Per saperne di più visita il sito di Adra Italia: adraitalia.org.
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[Foto: Adra internazionale. Fonte: Adventist News Network]

 

Ti Racconto una Storia 57 (Non ti scoraggiare)

Ti Racconto una Storia 57 (Non ti scoraggiare)


Ti racconto una storia 57: (Non ti scoraggiare) (01.07.2019) Registrazioni dal vivo della storia dedicata ai bambini durante il sermone sabatico della chiesa cristiana avventista del settimo giorno di Forlì.
La storia di oggi c’è la racconta Beatrice Asioli, è una storia di rane e di grande desiderio di arrivare alla meta.

Il testo biblico applicabile alla storia è: Salmo 1:1 Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi….

ADRA Italia News 13 – Cercatori di bellezza

ADRA Italia News 13 – Cercatori di bellezza


In estate le sedi ADRA di diverse città italiane si occupano di organizzare attività per bambini e ragazzi. In questa puntata scopriamo “Cercatori di bellezza”, il programma organizzato quest’anno da ADRA Torino.

Alessia Calvagno intervista Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, e il past. avventista Franco Mosca.

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