Ogni persona è da sempre alla ricerca del proprio valore interiore, della propria spiritualità attraverso quei valorimorali, etici che ci vengono insegnati sin da piccoli, entrando in comunicazione con la nostra parte più intima ed emotiva.
Il grande “Charlot” ci ha lasciato quattro dichiarazioni per stare bene nel corpo e nell’anima, fra cui una che riguarda i sei migliori medici del mondo.
L’ansia non gioca a favore di chi ha difficoltà fonatorie, quindi gestire l’ansia ha come conseguenza il miglioramento della fluenza dell’eloquio. Ce ne parla il dottor Salvatore Buccheri, psicologo e psicoterapeuta.
Puntata dedicata alla domanda, di un ascoltatore sulla tempistica relativa al Secondo Avvento di Gesù e il giudizio delle Nazioni, al pastore avventista Paolo Benini.
Sono tanti i proverbi che inneggiano alla pazienza come una virtù dei forti, che unisce e crea ponti. Eugen Havresciuc, pastore avventista, fornisce dei consigli per esercitarsi alla mitezza.
"In Italia una donna su tre è stata vittima di violenza. Tra queste, il 42% ha temuto per la propria vita e quasi l’80% non ha denunciato. Sono i risultati dell’indagine effettuata dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per Repubblica" (dalla prima pagina di Repubblica del 30-11-2023).
Abbiamo chiesto una reazione rispetto ai dati emersi da questo sondaggio a Debora Spini, docente presso la New York University in Florence e presidente del Centro culturale protestante di Firenze "Pietro Martire Vermigli".
Nella seconda parte dell’intervista di Claudio Coppini e Roberto Vacca, Debora ci parla dell’iniziativa promossa dal Centro culturale protestante di Firenze il prossimo 2 dicembre dal titolo "La Storia della Gospel Music. Un viaggio musicale tra spiritualità e lotta sociale".
Uscirà fra alcune settimane la nuova edizione della risorsa annuale preparata dal Dipartimento Ministeri Avventisti della Famiglia della Chiesa mondiale e tradotta in italiano. “Comprendere le famiglie diverse” è il tema portante di questa edizione. Quali diversità sono prese in considerazione e con quale scopo? Fino a che punto possiamo accettarle e comprenderle?
Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il dott. Roberto Iannò, pastore, pedagogista, direttore nazionale del dipartimento Ministeri della Famiglia dell’Unione Italiana delle chiese cristiane avventiste.
Lo scorso 18 novembre si è rinnovato l’appuntamento annuale con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare ONLUS, ha reso possibile il dono di alimenti non deperibili a favore di tante persone in difficoltà, grazie alle organizzazioni partner territoriali convenzionate con le 21 sedi Banco Alimentare. A livello nazionale sono state raccolte 7.350 tonnellate di prodotti alimentari – ci dice Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare. Tutti gli alimenti donati saranno distribuiti a quasi 7.600 organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare (mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, etc..) che sostengono circa 1.750.000 persone. L’intervista a cura di Roberto Vacca.
Quale rapporto ha il messaggio biblico con la natura, l’ambiente, il clima nella condizione odierna? Una prima risposta la troviamo in Paolo che scrive (Romani 8:22) “tutto il creato (…) soffre e geme come una donna che partorisce” e in Giovanni (Apocalisse 11:18) che preannuncia il Giudizio finale di Dio per “distruggere quelli che distruggono la terra”.
Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.
La casa di riposo avventista di Forlì ha celebrato i suoi primi quattro decenni di impegno nella cura dei più fragili.
Notizie Avventiste – Se non ci fosse dovremmo inventarla. È questo che viene in mente quando si visita la casa di riposo “Casa Mia” di Forlì e si tocca con mano la dedizione degli operatori e della direzione nella cura degli ospiti che vivono gli anni più fragili della loro vita. Lo scorso 13 novembre, alla presenza di numerose autorità civili e religiose, Casa Mia ha festeggiato 40 anni di presenza nel territorio.
“La nostra struttura rappresenta una risposta sicuramente importante ai bisogni dei cittadini forlivesi, in particolare della fascia della ‘terza età’” ha affermato Fabian Nikolaus, direttore della casa di riposo.
“Grazie all’ottimo lavoro degli operatori” ha aggiunto “Casa Mia si è sempre caratterizzata come una struttura di eccellenza e abbiamo quindi un ottimo rapporto con le autorità. Riusciamo anche a lavorare per stabilire insieme le strategie. Casa Mia rappresenta un punto di riferimento per l’intera regione”.
La casa di riposo è un’iniziativa sociale della Chiesa avventista e fa parte della rete mondiale di istituzioni sanitarie della denominazione. Il suo obiettivo è prendersi cura delle persone anziane in un ambiente adeguato, con un’attenzione particolare ai bisogni e alle abitudini dei singoli ospiti.
"La nostra missione va oltre ciò che avviene il sabato in chiesa, e ciò che si fa nella casa di riposo ne è un esempio perché la nostra missione è prendersi cura degli altri. Così anche noi siamo qui testimoni di un frutto del vangelo maturo da 40 anni” ha sottolineato il past. Andrei Cretu, presidente dell’Unione avventista italiana (Uicca).
“La nostra missione è offrire alle persone anziane un’assistenza adeguata quando non sono più in grado di provvedere da sole ai propri bisogni e desideri” gli ha fatto eco Giuseppe Cupertino, direttore dell’Opera Sociale Avventista che si occupa della gestione dell’8xmille. .
La storia in breve
Casa Mia Onlus nasce verso la fine degli anni Settanta su iniziativa di un progetto concepito per accogliere anziani autosufficienti. Sono seguite diverse trasformazioni che hanno portato ad un adeguamento della struttura alle condizioni di sempre maggiore non autosufficienza degli ospiti, per rispondere alle nuove e crescenti esigenze del territorio. La struttura è stata modificata e ampliata, diventando un centro di riferimento per un’utenza con bisogni diversificati.
Inaugurata nel 1983, la struttura ha subito profonde modifiche e oggi, pur mantenendo uno stretto legame con i propri principi fondanti, Casa Mia ha raggiunto una dimensione nuova, passando attraverso un processo di professionalizzazione e qualificazione del personale per garantire servizi e interventi adeguati alle diverse esigenze degli utenti.
Dal punto di vista strutturale sono stati effettuati quattro importanti interventi (nel 1992, 1999, 2008 e 2014) con l’obiettivo di incrementare la capacità ricettiva e adattare gli ambienti ai nuovi requisiti normativi e funzionali del servizio.
“Ora Casa Mia sta completando l’ultima fase di un centro specializzato per persone affette da demenza neurodegenerativa come l’Alzheimer” ha spiegato Nikolaus “Si tratta di un nucleo importante all’interno della struttura, che darà anche una qualificazione ancora più importante".
Dal 1997 Casa Mia è convenzionata con il Servizio Sanitario Regionale.
Tutto questo è stato possibile grazie all’importante contributo derivante da una parte dei fondi dell’8xmille che gli italiani hanno destinato, con le loro scelte, alla Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, si legge sui sito dell’istituzione
Per conoscere meglio la casa di riposo e tutti i servizi che offre, visita il sito casamiaforli.it/