Concerto di beneficenza per il Centro Desert Flower di Berlino
20 Maggio 2014

N19-Germania_concerto di beneficenza per Desert FlowerInaugurato da otto mesi, il Centro offre assistenza chirurgica, spicologica e sociale alle donne vittime delle mutilazioni genitali femminili

Notizie Avventiste/EudNews – Il 4 maggio, circa 700 persone erano presenti al concerto di beneficenza tenuto dalla Banda militare tedesca presso l’Estrel Convention Center a Berlino. Grazie a questo evento sono stati raccolti 14.000 euro per il Centro “Desert Flower”, dell’ospedale avventista berlinese Waldfriede, che si occupa del trattamento olistico delle mutilazioni genitali femminili (mfg).

Diretti dal tenente colonnello Walter Ratzek e dal capitano Tobias Wunderle, i 110 elementi della banda hanno ripercorso la musica degli ultimi due secoli. Era presente Olaf Ott, della Berlin Philharmonic Orchestra, che ha eseguito il concerto per trombone solista e orchestra di fiati del compositore inglese Philip Sparke. Molto apprezzata Leonor Amaral, soprano portoghese.

“È importante che richiamiamo l’attenzione sulla crudeltà delle mutilazioni genitali femminili in modo che un giorno questa pratica abbia fine. Altrettanto importante è poter aiutare le vittime ad avere una migliore qualità della vita”, ha affermato Ursula von der Leyen, ministro della Difesa e sponsor del concerto di beneficenza, nel messaggio di saluto inviato tramite Thomas Heilmann (Cdu), senatore per la giustizia e gli affari dei consumatori di Berlino. Anche Heilmann ha espresso solidarietà alle donne vittime di mgf e apprezzamento per il lavoro del Centro Desert Flower di Waldfriede.

Evelyn Brenda, keniana e volontaria presso il Centro Desert Flower e Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso), ha sottolineato che tra i Masai, nel suo paese natale, la mgf sulle bambine è una pratica molto comune, perché una ragazza può sposarsi solo se è circoncisa. Questa idea è talmente radicata nella mente degli uomini che la mfg è praticata sulle bambine anche in Germania.

Cornelia Strunz, direttore medico, ha spiegato che la chirurgia ricostruttiva non è sempre l’obiettivo principale delle donne che arrivano al Centro. In molti casi esse vogliono che siano alleviate le conseguenze della circoncisione. Infatti, avere rapporti sessuali o anche solo urinare diventa per loro molto doloroso. Oltre alla chirurgia ricostruttiva, l’equipe medica si concentra anche su cicatrici, fistole e incontinenza – tutti effetti di questa pratica crudele che fa soffrire le donne spesso per tutta la vita. Le pazienti ricevono anche assistenza e counseling psicosociale.

Il Centro Desert Flower è stato inaugurato l’11 settembre 2013 presso l’Ospedale avventista Waldfriede di Berlino, da Waris Dirie, autrice del libro Desert Flower e fondatrice dell’omonima fondazione che ha sede a Vienna. Lei stessa aveva subito la circoncisione da bambina e dal 2002 combatte contro questa violazione dei diritti umani.

Tra i motivi per cui è stato scelto l’Ospedale Waldfriede vi è quello della preparazione medica.

“Siamo specializzati nella chirurgia intestinale e del pavimento pelvico. Qui abbiamo i medici più esperti della Germania”, ha affermato il prof. Roland Scherer, direttore del Centro. “Dall’inaugurazione, sono state operate 13 donne, circa 50 hanno ricevuto consigli medici e psicologici in loco e altre 70 per telefono. Eseguiamo gli interventi chirurgici una volta al mese e la lista d’attesa è ormai piena”, ha aggiunto. Il costo del trattamento di pazienti non assicurate è finanziato attraverso le donazioni del “Waldfriede Development Association Hospital”, che ha promosso il concerto di beneficenza.

Il Centro si propone di aiutare le donne anche nelle dispute familiari, perché non sempre le famiglie approvano l’intevento chirurgico, spesso considerato contrario alla loro tradizione.

“I nostri standard e valori europei”, ha affermato Gabriele Stangl, cappellano dell’Ospedale Waldfriede, “spesso non ci aiutano, perché dobbiamo capire cosa spinge le madri a far subire alle loro figlie la mgf e quindi a convivere con una situazione così terribile. È importante incoraggiare le donne ad accettare le cure che offriamo perché migliorano la loro salute e vita. Conoscendoci meglio, svilupperanno una maggiore fiducia”.

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