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In questo numero di “Filo diretto” vi proponiamo la predicazione che il pastore avventista Rolando Rizzo ha rivolto alla chiesa avventista di Firenze sabato 24 ottobre 2015, prendendo spunto da un brano dalla seconda lettera di Pietro (1, 16-19):
Infatti, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesu’ Cristo, non perche’ siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perche’ siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: «Questi e’ il Figlio mio, l’amato, nel quale ho posto il mio compiacimento». Questa voce noi l’abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finche’ non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino.
E’ possibile che il principio del Sola Scriptura, cosi’ caro alla tradizione protestante, possa nascondere in certi casi le nostre ambizioni, i nostri fraintendimenti, il nostro fanatismo, i nostri peccati? In certi casi, sostiene il pastore Rizzo, e’ stato ed e’ ancora cosi’