Cambiamenti alla fine dei tempi
10 Agosto 2023

Le nostre chiese saranno pronte?

Scott Christiansen – Mia moglie è la direttrice del club scout della chiesa avventista di Woodstock, nel Maine occidentale. È un compito impegnativo perché sa che l’attenzione ai dettagli e il lavoro dietro le quinte sono alla base di un gruppo ben funzionante. E, naturalmente, il fatto che mia moglie se ne occupi significa che sono coinvolto anche io nel suo “straripare” e nei progetti speciali occasionali. Un progetto di cui sono sempre responsabile è la raccolta fondi per il Camporee degli scout Esploratori, che si tiene ogni cinque anni (il prossimo sarà ad agosto 2024 a Gillette, nel Wyoming). L’impegno è notevole; la maggior parte dei club scout raccoglie fondi per tutto il quinquennio in modo da portare il proprio gruppo a questo evento internazionale.

La routine 
Uno dei modi migliori per raccogliere fondi per il club è quello di chiedere ai membri di chiesa di ripulire soffitte, garage e armadi, per poi organizzare un grande mercatino lungo la strada più trafficata della nostra città. Sono ormai otto anni che mi occupo di questa iniziativa e ogni volta ha avuto le sue avventure, come scoprire gioielli Tiffany tra le donazioni, aprire una scatola di strumenti antichi o ricevere una collezione di armi da rivendere.

Ma avventure a parte, il mercatino stesso ha assunto uno schema familiare: i membri di chiesa fanno donazioni a singhiozzo e la maggior parte degli articoli arriva poco prima della vendita. Raccogliamo e smistiamo gli oggetti e, nella varietà di cose ricevute, non mancano mai vestiti, piatti, articoli sanitari (deambulatori, stampelle, ecc.) e per la salute (spremiagrumi, libri per una vita sana, ecc.). Avremo anche un numero significativo di libri avventisti di testimonianza, di studio della Bibbia, di Ellen G. White. Venerdì metteremo i nostri cartelli "Mercatino”, monteremo la nostra tettoia, accatasteremo i tavoli con scatole di merci o mucchi di vestiti, e poi copriremo tutto con un telo (tranquilli, nessuno ha mai rubato nulla!).

Alle 7:00 di domenica mattina, un piccolo gruppo di devoti del mercatino aspetta con impazienza che arriviamo, togliamo i teloni dai tavoli e dichiariamo "aperta" la vendita, così possono frugare tra scatole e mucchi. Nel corso della giornata, un paio di centinaia di persone si fermeranno a comprare qualcosa o a fare una piccola donazione al club scout. Cercheranno utensili, elettrodomestici, mobili o soprammobili, mentre passeranno quasi del tutto inosservati l’abbigliamento, le stoviglie, gli oggetti sanitari e i libri. Alla fine, circa il 50% degli articoli sarà stato venduto, mentre il resto verrà regalato o portato in discarica.

Le cose cambiano 
Questo era lo schema, o almeno lo era fino al 2022 quando la tendenza è cambiata in modo significativo. Qualcosa nell’era Covid ha fatto sì che le persone si avvicinassero al mercatino in modo diverso. Forse è sembrato un cambiamento più brusco perché nel 2021 il club non ha organizzato nessuna vendita a causa delle restrizioni per la pandemia. O forse il cambiamento è avvenuto davvero in fretta. In ogni caso, nel 2022 le persone che si presentavano alla svendita erano improvvisamente molto meno interessate ai soprammobili luccicanti.

Volevano articoli per la salute, e in particolare volevano qualsiasi libro o materiale relativo a uno stile di vita sano o a una cucina salutare. La cosa più scioccante di tutte è che volevano libri cristiani. Non ricordo un caso di vendita di un solo libro cristiano nei precedenti mercatini, ma questa volta un numero significativo di acquirenti – membri casuali della comunità – ha sfogliato con attenzione i libri cristiani e ne ha acquistato un certo numero.

Qualcosa nell’era Covid ha cambiato le priorità della gente, e questo ha mutato la loro ricettività alle informazioni spirituali. Le persone che sono venute al mercatino di Woodstock nel 2022 hanno smesso di cercare oggetti luccicanti a buon mercato e sono state improvvisamente sensibili ai messaggi sulla salute e spirituali che la Chiesa avventista proclama fedelmente da oltre 150 anni.

Notizie cattive e buone 
Normalmente, se ci fosse anche solo un leggero cambiamento nella ricettività del pubblico all’evangelizzazione, le chiese avventiste festeggerebbero e pianificherebbero con entusiasmo gli eventi di testimonianza. Ma l’era Covid che ha cambiato le persone, rendendole più ricettive all’evangelizzazione, ha cambiato anche le chiese avventiste, e in molti casi si è trattato di un cambiamento in negativo. Nel Maine e in molte parti della nazione ci sono state discussioni, anzi litigi, sulle mascherine e sulle vaccinazioni. Sono state tracciate linee di demarcazione tra fratelli e sorelle nella fede più in risposta alla partigianeria politica e alla polarizzazione dei media che alle istruzioni bibliche e ai consigli ispirati. Le chiese si sono guardate dentro e alcuni, scoraggiati, sono andati via senza fare ancora ritorno. Proprio nel momento in cui le persone sono diventate sempre più aperte al nostro messaggio, alcune delle nostre chiese sono diventate sempre più inadatte a proclamarlo.

Ho una notizia cattiva e una buona. La cattiva notizia è che in questi ultimi tempi, un’ondata dopo l’altra di crisi ed emergenze ci travolgerà presto e la società sarà scossa dalle sue fondamenta. La buona notizia è che ogni ondata porterà un numero sempre maggiore di persone ad aprirsi al messaggio di salvezza in Cristo. La domanda è: “Saremo diventati chiese unite e amorevoli, che proclamano fedelmente la salvezza attraverso Cristo, o lasceremo che Satana usi queste ondate per dividerci e distruggerci?”. Forse, nelle chiese in cui è possibile farlo, sarebbe saggio incontrarsi per parlare guardando a quanto è successo, valutando onestamente e chiedendo che cosa deve essere fatto in modo diverso la prossima volta che si verifica una crisi divisiva.

Sulla base dei cambiamenti progressivi che ho notato, posso prevedere come sarà un mercatino alla fine dei tempi. Nessuno esaminerà le borse di pelle firmate. Nessuno si soffermerà sui soprammobili luccicanti, i giochi elettronici o i film in Dvd. Alcune persone cercheranno munizioni, abiti robusti, candele, attrezzi manuali e semi di ortaggi. Altre cercheranno con attenzione, se non addirittura con disperazione, le informazioni che prima ignoravano per salvare l’anima.

Siamo molto, molto vicini alla fine dei tempi e la gente inizia finalmente ad accettare il messaggio che generazioni di avventisti fedeli hanno cercato di promuovere. In quest’ora critica, siamo sufficientemente vicini a Cristo, e modellati sul suo carattere, da condurre le persone a lui? Siamo così dediti a Cristo da lasciare andare la nostra preziosa politica e le preferenze culturali e mediatiche che rafforzano i pregiudizi? Abbracceremo i nostri fratelli e le nostre sorelle nella fede, e presenteremo al mondo l’aspetto di una chiesa amorevole e incentrata su Cristo? Il Covid ci ha mostrato che ci sono opportunità in abbondanza e altrettanto lavoro da fare per capitalizzarle. Mentre le nuvole di tempesta si addensano all’orizzonte, dovremmo pregare come mai prima d’ora per ricevere lo Spirito e perché Cristo dimori in noi.

(Scott Christiansen è stato direttore delle Comunicazioni e coordinatore dell’evangelizzazione presso la Federazione di chiese avventiste del New England del nord. Ora è in pensione).

[Fonte: Adventist Review. Traduzione: L. Ferrara]

 

 

 

 

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