Dopo l’appello pubblico lanciato nei giorni scorsi per poter porre fine alle sue sofferenze in Italia, Massimiliano detto “Mib”, il 44enne toscano malato da sei anni di sclerosi multipla, è morto ieri in una clinica svizzera tramite suicidio assistito. A darne notizia l’associazione Coscioni a cui l’uomo, non più autonomo, si era rivolto. Massimiliano è stato accompagnato nel paese elvetico «tramite un’azione di disobbedienza civile » da Felicetta Maltese, 71 anni, iscritta all’associazione e attivista della campagna Eutanasia Legale e da Chiara Lalli, giornalista e bioeticista. Oggi entrambe andranno ad autodenunciarsi ai carabinieri di Firenze (dall'edizione di Firenze di Repubblica, artciolo di Ernesto Ferrara dal titolo "Suicidio assistito, l'addio a Mib"). Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno commentato questa vicenda con il pastore e teologo evangelico Pawel Gajewski.
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