Dal 12 al 16 giugno, ha avuto luogo il Raduno della Terza età (Tea) siciliana, nella natura incontaminata del Centro “Le Sorgenti” in zona Vallegrande, a Piazza Armerina. Una cinquantina di persone si sono date appuntamento per trascorrere insieme dei bei momenti. “Il Risveglio” è stato il tema dell’incontro, presentato dal past. Gianfranco Irrera.
Dal Dipartimento nazione della Famiglia abbiamo avuto la visita di Maria Antonietta Calà, direttrice aggiunta. A coordinare la programmazione e lo svolgimento del Raduno ha pensato il past. Vincenzo Castro, assieme a un valido gruppo di lavoro, con un’attenzione a che tutto filasse liscio.
Di seguito, la testimonianza di Angelo Vecchio, storico frequentatore del raduno.
Cosa dire di questo raduno? Ci sono così tante cose interessanti e piacevoli che non saprei da dove cominciare. Non resisto al desiderio di dire, innanzitutto, che è stato il raduno più bello tra tutti quelli ai quali mia moglie ed io abbiamo partecipato da una quindicina d’anni a questa parte. Cercherò di andare con ordine, senza farmi sopraffare dalla foga di raccontare tutto in maniera confusionaria.
L’arrivo
Appena varcato il grande cancello di ferro che dà accesso al Centro di proprietà della Chiesa avventista, mi è venuto spontaneo tirare un sospiro di sollievo. Questo perché, dopo un viaggio di circa 130 chilometri, non tutto su strade scorrevoli, per un autista più che attempato come me significa avere raggiunto l’ambita meta senza particolari disagi. Ma anche perché davanti ai nostri occhi si è presentato un incantevole scenario, capolavoro di una natura benevola, tra monti ricoperti di boschi e alberi maestosi di ogni tipo, e un profumo di fiori delicato e rilassante.
La seconda impressione che mi ha dato una gioia serena è stata quella di rivedere i fratelli e le sorelle nella fede che non incontravo da un anno. Gli abbracci sono stati innumerevoli e l’affetto fraterno, forte e genuino, sembrava sfavillare come raggi di luce.
Appena arrivati, le donne hanno pensato a sistemare le camere e a fare i letti. Gli uomini, beati loro, come consuetudine, sono rimasti a chiacchierare nell’ampio cortile antistante l’edificio.
Sono scese le prime ombre della sera ed è arrivata l’ora della cena, preparata con cura e meticolosità da un cuoco provetto, il caro Mario Arena, che è anche il custode della struttura. A lui è andato il nostro ringraziamento per la sua disponibilità nel soddisfare ogni esigenza. Dopo la cena ci siamo riuniti e ognuno dei partecipanti si è presentato, specificando il nome e la chiesa di provenienza. La maggioranza di noi si conosce da tempo, ma quest’anno c’erano alcuni volti nuovi ed è stato piacevole fare la loro conoscenza.
L’ospite spirituale
Il past. Gianfranco Irrera è stato l’ospite invitato a guidarci per tutto il percorso spiritale. Non credo che sia necessario elencare tutte le sue virtù perché sicuramente sono conosciute. Interessante nelle sue esposizioni, chiaro, affabile, è una persona alla mano, che sa accattivare la simpatia di tutti. Lo accompagnava la moglie Marlene, dolce e sempre sorridente.
La parte spirituale è stata, ovviamente, la più interessante, e ci ha tenuti piacevolmente occupati. Il past. Irrera ha parlato principalmente del risveglio dello Spirito; ha formato quattro gruppi che si sono disposti intorno a grandi tavoli rotondi per discutere sull’argomento proposto. Ognuno ha avuto la possibilità di esprimere la propria opinione. Ogni gruppo ha poi esposto in plenaria quanto era stato detto. In questo modo è stato apportato un contributo di fede ed evidenziato alcune lacune nella nostra vita spirituale, cercando o dando consigli utili per colmarle.
Una delle domande diceva: “Come concepite concretamente il risveglio nella vostra vita personale?”. Questo è, come dicono i sudditi di Sua Maestà Re Carlo III, “food for thought”, cioè “cibo per il pensiero”. Ed è sicuramente un cibo molto nutriente.
Altri ospiti
Il pastore emerito Vincenzo Castro, responsabile della Tea in Sicilia, è stato il moderatore del raduno. Ammirevole sua moglie Ivana che, nonostante la salute precaria, lo accompagna tutti gli anni ai nostri raduni e per noi è un esempio di fede e di buona volontà.
Quest’anno abbiamo avuto con noi un’altra ospite eccellente, Maria Antonietta Calà, direttrice aggiunta dei Ministeri Avventisti della Famiglia nazionali, il dipartimento a cui è accorpato il Servizio in favore della Terza età. Maria Antonietta si è fermata tra di noi fino al venerdì mattina. Durante la sua breve permanenza ci ha fatto capire, tra l’altro, quanto la Tea stia a cuore al dipartimento. Non possiamo che essere lieti e grati ai nostri dirigenti perché hanno a cuore la nostra salute spirituale.
Serate speciali
La sera del venerdì abbiamo partecipato alla Cena spirituale. Poi è seguita una scenetta semicomica dal titolo “Non sono i sani che hanno bisogno del medico”. I personaggi erano: il medico della mutua, l’infermiera, la signora Lingualunga, il signor Fannullone, la signora Borbottino, il signor Taccagno, la signora “Non ho tempo”. È facile immaginare per chi “suonava la campana”. La cura necessaria per ogni tipo di malattia era indicata da versetti biblici molto azzeccati.
Ci sono state due serate ricreative, giovedì sera e sabato sera, con scenette comiche, per le quali spesso sono stati utilizzati articoli di abbigliamento improvvisati, che hanno fatto sbellicare dalle risate anche chi era senza denti e cercava inutilmente di tenere la bocca chiusa.
Qualcosa di nuovo
La novità di questa edizione è stata la ginnastica dolce della mattina, prima della meditazione e della colazione. Era quasi commovente vedere tante persone avanti negli anni aderire, nonostante i vari acciacchi, e vederli camminare veloci, muovere gambe e braccia senza borbottare, anzi tra le risate generali. La ginnastica dolce è stata una delle attività organizzate da Ina Conte della chiesa avventista di Palermo. E non è stata l’unica iniziativa di questa cara sorella nella fede. Ma non diciamo di più perché la cara Ina, con la sua modestia, non consentirebbe di dire altro. Eppure, come si fa a non dirlo? Quanto lavoro svolge!
Un’altra menzione di merito va a Caterina Genova, anche lei della chiesa di Palermo. Caterina ha organizzato la Scuola del sabato sceneggiata. Era basata sul Salmo 23 e puntualizzava il fatto che il Signore è il nostro pastore e provvede a tutto ciò di cui abbiamo necessità.
Vendita solidale
Da non sottovalutare, tra le varie attività, la vendita di beneficenza. Le sorelle hanno portato degli oggetti di propria manifattura, oppure oggetti non più utilizzati, ma che altre persone avrebbero trovato utili e graditi. Marta Ciantia, della chiesa di Catania, si è occupata della vendita. Con il suo modo di fare, allegro e persuasivo, è riuscita a smerciare tutto. Il ricavato è stato utilizzato per rinnovare l’adozione a distanza di una bambina africana, un impegno solidale che portiamo avanti da anni.
Non voglio dimenticare Giusy Cianciuolo, segretaria del Campo Siciliano, che è stata impegnata con noi “full time”. Inoltre, ha dovuto sottostare alla valanga di telefonate di potenziali partecipanti, molti dei quali non si arrendevano al primo diniego.
Conclusione
Per ogni tipo di attività svolta il giudizio è stato del tutto positivo. Ad onore del vero, c’è, però, una piccola pecca, come un brutto neo che deturpa la bellezza di un volto soave. Si tratta di questo: a causa del numero limitato di posti, parecchie persone che avrebbero voluto partecipare non hanno potuto perché le stanze erano già tutte occupate. Ci sarebbe la possibilità di ampliare la struttura, restaurando alcune camere al momento inagibili, mancano però i fondi necessari.
Io che scrivo queste cose, con la gioia e l’entusiasmo di chi, dal tempo lontanissimo del mio battesimo non ho fatto altro che sperare e pregare che l’opera del Signore progredisca, spero di essere quella piccola scintilla, quel fiammifero che incendia una grande foresta. Sono troppo ambizioso? Mi rivolgo a chi di competenza. Se potete, vi prego, aiutateci! Fate in modo che questo raduno regionale Tea del Campo Siciliano, già meraviglioso in sé, possa diventare grandioso, alla gloria di Dio.
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