Lina Cavaliere – Il 14 e il 15 giugno sono stati giorni speciali. I Ministeri in favore dei Bambini (Mib) della chiesa avventista di Niscemi, in collaborazione con i Compagnon (16-21 anni), hanno organizzato due incontri spirituali intergenerazionali. Tutti i presenti, piccoli, giovani, adulti e anziani, hanno interagito, divertendosi e apprezzando gli insegnamenti biblici.

Venerdì, l’intera comunità ha trovato una scenografia particolare nei locali, grazie ai giovani e ai Compagnon della chiesa. Decine di orme di varie grandezze partivano da un cartellone che dichiarava la volontà di seguire Gesù. Le orme di carta percorrevano le pareti e le tende della chiesa, fino a raggiungere un altro cartellone posizionato sul pulpito. Il messaggio del venerdì sera metteva in evidenza la grazia di Dio, dono per tutti; quello del sabato mattina sottolineava la chiara decisione di appartenere a Gesù.

Il past. Gabriele Ciantia ha iniziato complimentandosi con i bambini presenti perché ogni sabato e venerdì sera, per anni, sono stati e saranno presenti in chiesa nonostante molte volte ciò che viene fatto non è adatto alla loro età e ai loro bisogni spirituali. Questa volta, ha anticipato, tutto sarà dedicato a loro e all’intera comunità.

Il messaggio spirituale rivolto alla chiesa ha preso spunto da due lezioni della Scuola del sabato dei bambini, basata sul metodo Grace Link (Legame di grazia). Questo perché i Mib hanno voluto anche rendere noto all’intera comunità ciò che i bambini vivono ogni sabato mattina prima del sermone. Il pastore ha concluso il suo intervento, invitando chi lo desiderasse a mettersi al servizio dei più piccoli contattando la responsabile dei Mib.

Venerdì sera, il tema è stato “Un tuffo nella grazia”, la dinamica di fede era la “grazia”. La storia della guarigione di Naaman (cfr. 2 Re 5), vissuta in maniera dinamica e interattiva, ha creato molta partecipazione fin dall’inizio: dall’introduzione, alla storia, all’applicazione e alla condivisione.
Dio offrì la guarigione a Naaman, che in passato era stato nemico del suo popolo. Quando Naaman finalmente si sottomise alla volontà di Dio, ricevette la guarigione sia fisica sia spirituale. Dio offre la stessa grazia a tutti quelli che vogliono riceverla.

È stato bello assemblare e imparare il testo biblico a memoria in piccoli gruppi. Il versetto era: “La ricchezza della sua grazia si è riversata su di noi, e noi tutti l’abbiamo ricevuta” (Giovanni 1:16, Tilc). Durante il momento dello studio della Bibbia, alcuni hanno espresso dettagli interessanti sulla storia. Infine, è stata toccante la personalizzazione dei testi biblici sulla grazia e la decisione di prendere dei cartoncini con questi versetti per regalarli ad amici e vicini di casa.

Sabato mattina, durante il sermone, abbiamo presentato la parabola del figliuol prodigo. Il tema era “Finalmente a casa” e la dinamica di fede la “comunità”.
La nostra famiglia è una comunità. Anche la chiesa è una comunità, una comunità di fede.

Il padre della parabola fu prodigo di misericordia quando accolse con gioia e amore quel figlio che tanto lo aveva fatto soffrire e che aveva, a sua volta, prodigamente sperperato la sua eredità. Anche la chiesa deve essere pronta ad accogliere e a perdonare, ad abbracciare e aiutare tutti coloro che prendono la strada del ritorno.

I bambini, così come gli adulti, hanno partecipato molto volentieri ai vari momenti. Subito dopo il racconto della storia, con il canto “Sento la gioia”, la comunità ha vissuto la festa, imitando in piccolo quella che il padre della parabola aveva organizzato per accogliere il proprio figlio. Molti sono stati i volti contenti per questo padre così misericordioso. Un trenino di gioia ha iniziato a snodarsi tra le panche della chiesa. I bambini erano felici, ma anche gli adulti che si sono accodati.

Il momento dello studio della Scrittura (chi conosce il metodo Grace Link e le Scuole del sabato dei bambini, sa a cosa mi riferisco) ci ha permesso di riflette su altre storie bibliche in cui i protagonisti erano felici di ritornare a casa e abbracciare i proprio familiari: Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Lazzaro. Più volte è stato espresso l’invito a essere accoglienti così come il nostro Signore lo è con noi, sempre.

Molto commovente il momento dedicato all’applicazione della storia biblica. I Compagnon hanno portato dei giochi rotti e hanno invitato le persone a ripararli, dicendo che nella famiglia di Dio ci sono alcune persone che rassomigliano a questi giocattoli. Sono rotti e hanno bisogno di un’attenta cura per essere riparati, hanno bisogno di un po’ di tempo e di attenzione, d’incontrare qualcuno che li ami e si occupi di loro anche se sono stati loro stessi la causa delle proprie ferite.

È seguito il tempo della preghiera e ogni membro di chiesa ha scritto il proprio nome e quello di parenti o amici sulle orme di carta. Una preghiera comunitaria ha concluso la mattinata.

Molte persone hanno espresso la loro gioia e chiesto di ripetere l’esperienza altre volte. Mi ha colpito l’opinione di una ragazza perché ha notato che il sermone non è stato noioso e i bambini hanno seguito per tutto il tempo.

Il ringraziamento è stato rivolto ai più piccoli all’inizio di questo bel fine settimana. Il mio augurio è che come chiesa, nel prossimo futuro, possiamo ringraziare le persone in là con gli anni della nostra comunità, che partecipano a più sermoni adatti ai piccoli di età e nella fede.

Il Signore ci guidi nel portare avanti la missione verso i più piccoli, considerandoli la parte migliore della comunità su cui investire.

[Foto: Alessandra Lo Monaco]