Continuiamo a riflettere su una figura centrale per molti credenti. Ci soffermiamo sul concetto di purezza e sulle decisioni adottate dopo il Concilio di Calcedonia nel 451 d.C.
Mary E. Walsh – Lo studioso della Bibbia non potrebbe mai credere che Maria vivesse in uno stato di verginità perpetua dopo la nascita di Cristo. La Parola di Dio spiega: “Giuseppe… non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio” (Matteo 1:24-25).
La Chiesa cattolica insegna che Maria visse in uno stato di castità anche dopo la nascita di Cristo. “Maria era, dunque, la Vergine Madre di Dio. Rimase nella verginità perpetua” – William A. Addes, Catholic Dictionary, p. 556.
Verso la metà del IV secolo, alcuni dei padri della Chiesa iniziarono a esprimere la loro convinzione che nel tempio ebraico di Gerusalemme vi fossero donne consacrate che avevano fatto voto di castità. Conclusero che Maria fosse una di loro e, pertanto, che avesse preso il voto di verginità perpetua, rimanendo in quello stato fino alla sua morte.
Giuseppe, il marito di Maria, era considerato un asceta che si dedicava a una vita di devozione, di rinuncia e di pietà. Tuttavia, in opposizione a questa visione, c’erano coloro che sostenevano una prospettiva più naturale della vita matrimoniale di Maria e Giuseppe, credendo che vivessero in uno stato di unione caratterizzato da uno scrupoloso rispetto della probità e dell’onore.
Quando leggiamo i testi dei padri della Chiesa, in cui si sostiene l’idea che Maria sia vissuta in uno stato di castità perpetua per tutta la sua esistenza, non possiamo fare a meno di concludere che tale ragionamento è puerile.
Per quanto irragionevole e antiscritturale possa essere una dottrina, se è promossa e sostenuta dal clero non ci vuole molto prima che i laici l’accettino con fede. Questo insegnamento discutibile ha portato a degli onori straordinari conferiti a Maria, conducendo all’adorazione e al culto in qualità “Madre di Dio”.
Nell’anno 387 d.C., Girolamo scrisse un trattato sull’argomento, che è noto come “Sempre Vergine”. Molti suoi contemporanei non erano d’accordo con quelle opinioni e, di conseguenza, il tema fu molto dibattuto per un lungo periodo. La verginità perpetua di Maria alla fine fu confermata e divenne parte della dottrina cattolica in occasione del Concilio di Calcedonia, nel 451 d.C. Vi parteciparono circa seicento vescovi.
Da rispettare, non canonizzare
Chi legge la Bibbia non troverà mai un passo in cui Cristo abbia esaltato la madre al di sopra di uno dei suoi discepoli. Il Figlio di Dio fu molto esplicito su questo punto quando gli dissero che sua madre e i suoi fratelli desideravano parlargli. La sua risposta fu: “‘Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?’. E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: ‘Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello, sorella e madre’” (Matteo 12:48-50).
In un’altra occasione, quando una donna benedisse Maria in quanto madre che lo aveva allattato, Gesù rispose: “Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!” (Luca 11:28). Cristo nutriva un profondo rispetto per sua madre, ma silenziò per sempre l’idea della futura beatificazione o canonizzazione di Maria.
Se queste parole di Cristo fossero state sempre osservate da coloro che professano di seguirlo, non saremmo mai stati chiamati ad attestare l’esaltazione della vergine Maria. Le preghiere che le vengono rivolte dai devoti non sarebbero mai state pronunciate se ci si fosse attenuti alle parole del nostro Salvatore. Né avremmo una statua, un santuario o un pellegrinaggio a Maria se le Sacre Scritture non fossero state accantonate, e i loro insegnamenti ignorati e sostituiti da concili e dogmi umani.
Il Congresso mariano che si svolse a Ottawa, in Canada, nel 1947, non avrebbe mai avuto luogo se la Chiesa avesse seguito il consiglio della Parola di Dio. Quel congresso fu un evento eccezionale ed ebbe molta risonanza. Il suo scopo era di esaltare la vergine Maria e conferirle i massimi onori. Una grande statua di Maria fu collocata su un globo terrestre in cima a una torre alta 35 metri. La “Regina del Cielo”, come era chiamata, indossava una corona adorna di stelle. Le parole “A Gesù attraverso Maria” erano scritte in latino sulla figura, un adempimento chiaro di Romani 1:25, che dice: “hanno mutato la verità di Dio in menzogna, e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore”.
Conclusione
Sarebbe bene che riflettessimo su come il nostro Signore sia stato oltraggiato da tutte queste lodi smisurate all’uomo. Inoltre, dovremmo pensare ai milioni di persone fuorviate, alle quali è insegnato di infrangere il primo e il secondo comandamento del decalogo. Invece di essere istruiti nelle Sacre Scritture e indirizzati verso il Cristo di questo libro benedetto, tanti sono nutriti con favole leggendarie, miracoli, visioni, fanatismi e sogni della vergine Maria.
Ci si deve meravigliare della credibilità con cui sono accettati questi racconti. Ma pensate al grado di superstizione che segue l’accettazione di tali assurde credenze. Quanto il cuore di Dio si rivolge alle persone che sono così ingannate! Quanto Cristo deve struggersi per coloro che cercano la verità!
“È tempo che il Signore agisca; essi hanno annullato la tua legge” (Salmo 119:126).
[Fonte: ministrymagazine.org. Traduzione: V. Addazio]