Donatella Listorti – Sabato 7 dicembre, durante il servizio di culto del mattino, la chiesa avventista di Padova ha avuto la gioia di assistere alla presentazione al tempio di Eldar, figlio di Eugenia e Sergio Sinita. Il piccolo è il terzo dono di Dio alla famiglia, dato che la coppia ha già Dario, il primogenito, ed Elvira, la secondogenita. Un particolare speciale è che il nome del terzogenito è stato ideato dall’unione delle prime lettere dei nomi dei fratelli!
È stato bello vedere che, nel momento importante della cerimonia, mentre i genitori, i nonni Lidia e Rosario e i fratellini erano in ginocchio e il past. Mihail Gravilita pronunciava la preghiera al Signore, il piccolo Eldar lo guardava e lo seguiva con sorrisi, come se comprendesse l’importanza del momento. Infine mamma Eugenia e i suoi bimbi hanno cantato ”Io ho un amico che mi ama” ed è stato molto commovente vedere l’unione, l’impegno e la bravura dei piccoli durante il canto. In conclusione, ricordiamo le parole di Gesù che dice: “Lasciate che i bambini vengano a me” (Luca 18:16).
Festa per le famiglie assistite
Nel pomeriggio del 7 dicembre, il coordinamento locale di Adra e gli scout Aisa della nostra comunità hanno organizzato un incontro speciale per tutte le famiglie assistite. Il programma ha avuto inizio con il benvenuto e la preghiera del past. Mihail Gravilita. Poi i ragazzi dell’Aisa hanno intrattenuto gli ospiti con giochi, canti e indovinelli che hanno coinvolto grandi e piccini.
Adra ha organizzato un piccolo mercatino per le mamme e, per i bimbi, una ricca pesca di giocattoli. Il tutto è stato corollato da un buffet preparato con amore dai volontari di Adra, dagli scout Tizzoni (6-11 anni) e da coloro che hanno contribuito in qualche modo alla riuscita della festa. Tutti sono stati utili, ognuno in modo diverso. Vedere il sorriso sui volti dei nostri ospiti e sentire i loro ringraziamenti è stato il regalo più bello!
“Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio” (1 Giovanni 4:7). Vediamo Dio nel nostro fratello.
[Foto: Stella Fusto]