Che sia grazie alla tecnologia o alle singole persone, quando la risposta alla chiamata del Signore è affermativa, la missione si svolge in modi sorprendenti.
Fylvia Fowler Kline – Incredibili eventi segnano il ministero di Gesù, evidenziato da più di trenta miracoli. Come discepoli di Cristo, alcuni di noi hanno vissuto esperienze meritevoli di essere raccontate in prima pagina; la maggior parte di noi, però, conduce una vita ordinaria, senza nulla di spettacolare: giornate piene di piccoli eventi guidati dalle nostre scelte, tra il risveglio e il sonno. Eppure, anche l’ordinario è orchestrato divinamente quando il cuore è aperto alla chiamata di Dio.
James era uno studente di tecnologia informatica in Kenya che, per caso, rispose a un annuncio per diventare evangelista digitale. L’invito era apparso casualmente sullo schermo del suo computer. Mesi dopo, ricevette un’e-mail che lo portò a prestare servizio volontario nel Centro per l’Evangelizzazione Digitale (Awr Cde – Center for digital evangelism) di Adventist World Radio nelle Filippine. Un anno dopo l’inizio del suo incarico, James sentì una chiamata: quella di cambiare percorso e diventare pastore. Una decisione che sembrava finanziariamente impossibile.
Dopo aver ascoltato la testimonianza di James durante un programma serale del venerdì e averlo conosciuto meglio, il past. Robert Caderma, presidente della Regione Asia-Pacifico del sud (Ssd) della Chiesa avventista, volle offrirgli una borsa di studio al Mountain View College. Oggi, James studia per diventare pastore. La sua storia manifesta quello che accade quando persone, organizzazioni e piani si allineano con il progetto di Dio, quando le decisioni sono prese nel contesto della missione. Nel caso di James, erano presenti alcuni elementi:
Informazione. Se qualcuno cerca attivamente un posto dove servire o algoritmi che indirizzino verso opportunità come quella ricevuta da James, esistono piattaforme online come VividFaith capaci di offrire occasioni focalizzate sulla missione nella Chiesa avventista.
Opportunità. Sempre più persone provenienti dal sud del mondo diventano missionari in altri Paesi, man mano che le organizzazioni si aprono maggiormente alla diversità. Per esempio, i volontari di Awr Cde rappresentano più di 20 nazionalità.
Integrazione. La chiesa adotta una prospettiva missionaria sempre più globale. Sebbene la borsa di studio ricevuta da James sarebbe andata a qualcuno originario della Ssd, il past. Caderma ha spiegato: “Ho deciso di sostenere James perché il suo impegno incrollabile per diffondere il vangelo e servire gli altri è in linea con la missione della chiesa. Il suo lavoro e la dedizione al servizio comunitario dimostrano il suo potenziale come futuro leader”.
La Chiesa avventista è un movimento di persone che dicono sì alla missione! Al momento della stesura di questo articolo, in 16.203 si sono registrati su VividFaith per continuare sulle orme di J. N. Andrews (primo missionario ufficiale della denominazione, scrittore, editore e studioso, ndr) e di altri. Servono, però, posti nei quali andare, progetti che abbiano bisogno del loro servizio, e non ci sono abbastanza opportunità disponibili! È tempo di crearli e di vedere il Signore all’opera. Che sia grazie alla tecnologia o alle persone, per caso o intenzionalmente, quando la risposta è sì alla chiamata di Dio, la missione si svolge in modi sorprendenti.
Come scrive Ellen G. White (co-fondatrice della Chiesa avventista ndr): “Ogni operaio nella vigna del Maestro studi, pianifichi, escogiti metodi per raggiungere le persone dove si trovano. Dobbiamo fare qualcosa che esca dal corso comune delle cose. Dobbiamo catturare l’attenzione” – E. G. White, Evangelism, Review and Herald Pub. Assn, Washington, D.C., 1946, pp. 122, 123.
(Fylvia Fowler Kline è responsabile di VividFaith.com, la piattaforma online della Chiesa avventista per la ricerca di missionari)
[Fonte: adventistreview.org/tradotto da Veronica Addazio]
