La COP30 si è aperta ieri, 10 novembre, a Belém, in Brasile. Alla Conferenza sul clima è presente anche l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA) che invita la Chiesa globale a unirsi in preghiera, riflessione e azione per il creato, la giustizia e per coloro che sono maggiormente colpiti dal degrado ambientale. Il creato è stato donato all’umanità per esserne custode.
ADRA opera in 120 Paesi, supporta oltre 30 milioni di persone ogni anno attraverso programmi di soccorso, emergenza, salute, istruzione e mezzi di sostentamento.
“Vediamo ogni giorno come i cambiamenti climatici aggravino la fame, la povertà e gli spostamenti delle persone, e come il coraggio, la fede e la resilienza emergano anche nelle circostanze più difficili” affermano dall’agenzia.
“Il mondo cambia rapidamente” aggiungono “e la perdita di biodiversità, il degrado ambientale il clima impazzito non sono più minacce lontane. Sono qui, a plasmare la vita di agricoltori che non riescono più a prevedere i loro raccolti, di famiglie che perdono la casa a causa delle alluvioni e di bambini il cui futuro è offuscato dalla fame e dall’incertezza. Ma in mezzo a queste sfide, vediamo anche la fede all’opera, Ci sono comunità che si uniscono, chiese che aprono le loro porte agli sfollati e persone di coscienza che scelgono la speranza anziché la disperazione”.
Alla COP30, ADRA rappresenta questo spirito di fede in azione e rivolge un appello in tre punti ai Paesi presenti.
Finanziare le comunità in prima linea contro i cambiamenti climatici. In realtà, queste comunità non aspettano che altri agiscano, si cercano già di adattarsi, innovando e prendendosi cura del territorio. Ma non possono farlo da sole. “Invitiamo governi e istituzioni a fornire finanziamenti per il clima che siano diretti, accessibili ed equi; risorse che raggiungano attori locali, organizzazioni religiose e organizzazioni non governative che lavorano a stretto contatto con i residenti. Avere fede in azione significa investire dove conta di più, dove si ricostruisce la vita delle persone e si plasma il futuro”.
Proteggere la sicurezza alimentare e nutrizionale è una preoccupazione morale e spirituale. Gli eventi meteorologici estremi e il degrado ambientale minacciano il diritto a un’alimentazione adeguata e i mezzi di sussistenza di milioni di persone. ADRA continua a supportare l’agricoltura sostenibile, l’uso rigenerativo del suolo e mezzi di sostentamento resilienti al clima, che preservino sia le persone sia il pianeta. “Come seguaci di Cristo, siamo chiamati a prenderci cura della terra e a garantire che ogni persona abbia abbastanza da mangiare”.
Fede in azione, radicata nella giustizia, nella compassione e nell’amore. “Il nostro lavoro è guidato dalla convinzione che l’azione per il clima non riguardi solo le emissioni e i finanziamenti. Al centro ci sono le persone, la loro dignità e il futuro condiviso del nostro mondo”.
Per ADRA, questa responsabilità si fonda sui propri valori guida:
– La giustizia “ci chiama a garantire che i meno responsabili della crisi climatica non ne sopportino i pesi più grandi. Siamo al fianco delle comunità emarginate e sosteniamo l’equità nelle decisioni globali”.
– La compassione “ci spinge ad ascoltare, accompagnare e servire, riconoscendo Cristo in coloro che soffrono”.
– L’amore “ci porta ad agire con coraggio e speranza, per guarire, restaurare e proteggere il creato, nostra casa comune”.
“Questi valori non sono ideali astratti; sono il cuore pulsante della nostra missione” sottolineano da ADRA “Definiscono il modo in cui progettiamo, rispondiamo alle crisi e ci impegniamo per un mondo in cui tutti possano prosperare”.
Una transizione giusta e fedele
Mentre le nazioni si muovono verso sistemi energetici più puliti e rigenerativi, l’invito è quello di agire in modi inclusivi, equi e incentrati sulla persona. ADRA chiede l’impegno globale per garantire una transizione giusta, che valorizzi i lavoratori, protegga le comunità vulnerabili e costruisca economie sostenibili che pongano le persone al centro del profitto. Questo non è un imperativo ambientale e cristiano.
Speranza in movimento
Nonostante la portata della crisi, vi è motivo di sperare. Come ha recentemente affermato Simon Stiell, segretario della Convenzione ONU sui cambiamenti climatici, “se guardiamo oltre il rumore, i fatti mostrano un mondo allineato all’Accordo di Parigi”.
Tramite la sua rete, gli uffici di ADRA contribuiscono già a questa trasformazione, riducendo le emissioni, rafforzando la resilienza delle comunità locali e amplificando la leadership locale. Ogni albero piantato, ogni mezzo di sostentamento ripristinato, ogni vita protetta fa parte di questa storia globale di fede in azione.
Insieme per il creato
La Chiesa Avventista del Settimo Giorno ha sempre sostenuto la cura, la compassione e la giustizia come espressioni della fede. Mentre la COP30 è in corso nel cuore dell’Amazzonia, polmone del pianeta e luogo in cui il creato canta ancora il suo inno più potente, rinnoviamo il nostro impegno a prenderci cura della terra e gli uni degli altri.
“Che le nostre preghiere ispirino l’azione, la nostra fede sposti le montagne, il nostro amore guarisca il creato” concludono da ADRA “Giustizia, compassione, amore: non solo un motto, ma la nostra chiamata”.
[Fonte: ADRA Europa. Traduzione: Lina Ferrara, HopeMedia Italia]
[Foto: Sergio Moraes/COP30 Brasil Amazonia/PR]







