L’agenzia umanitaria avventista è in prima linea nell’assistenza a centinaia di persone.
Notizie Avventiste/ARnews – ADRA (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) ha ricordato il primo anniversario del rapimento delle 200 studentesse in Nigeria, distribuendo prodotti alimentari a centinaia di persone sfollate a causa della violenza.
I militanti di Boko Haram hanno rapito le ragazze dalla scuola convitto dove vivevano, nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2014. Un atto criminale condannato a livello internazionale e sui social media con l’hashtag #BringBackOurGirls. L’agenzia umanitaria avventista ha aderito alla campagna con una serie di memi su Facebook e Twitter.
Si sa poco della sorte e dello stato di salute delle ragazze che il governo nigeriano ha invano cercato di liberare. Secondo la BBC, 50 di esse sono state viste vive il mese scorso. L’Unicef, agenzia delle Nazioni Unite, ha tristemente segnato l’anniversario del loro sequestro, annunciando che 800.000 bambini e le loro famiglie sono stati costretti a lasciare le loro case nel nord della Nigeria a causa di Boko Haram.
“ADRA è in prima linea in questa crisi”, ha spiegato Marie-Jo Guth, responsabile del programma per le emergenze dell’agenzia umanitaria. “I nostri colleghi in Nigeria stanno facendo un ottimo lavoro, portando cibo salvavita alle famiglie che hanno subito gli abusi più brutali da Boko Haram”.
Boko Haram ha distrutto interi villaggi nella guerra per stabilire uno stato islamico, e decine di persone hanno dovuto abbandonare le proprie case in cerca di sicurezza. Solo nello stato settentrionale di Adamawa, dove ADRA lavora attivamente, circa 218.000 persone sono senza casa.
Adra distribuisce alimenti a 1.500 sfollati e offre altre forme di sostegno a circa 100 bambini; inoltre, in un campo profughi, ha contribuito ad alleviare l’epidemia di diarrea tra i 200 bambini al di sotto dei 5 anni e ha fornito formazione prenatale a 30 donne incinte.
L’opera dell’agenzia umanitaria avventista nello stato di Adamawa è stata ostacolata dalle scarse vie di accesso; gli operatori di ADRA hanno dovuto raggiungere la zona in aereo e acquistare localmente alcuni veicoli.
“Il nostro team lavora attivamente con grande impegno e molta dedizione alla missione umanitaria”, ha concluso Guth.