Albinismo. Diffondere la consapevolezza e rompere lo stigma in Tanzania
19 Novembre 2024

In collaborazione con la redazione della rivista Il Messaggero Avventista.

Albinismo. Diffondere la consapevolezza e rompere lo stigma in Tanzania
19 Novembre 2024

In collaborazione con la redazione della rivista Il Messaggero Avventista.

Una persona su 20.000 nasce albina nel mondo. La media si abbassa a uno ogni 14.000 neonati nel Paese africano. Un progetto di Adra allevia le sofferenze e promuove i diritti e l’inclusione di bambini e adulti affetti da albinismo.

Notizie Avventiste – In Tanzania, una persona ogni 14.000 è albina. Quindi, nel Paese africano che conta 66,46 milioni di abitanti, vivono più di 40.000 persone affette da albinismo. È uno dei tassi più alti al mondo. Indipendentemente da luogo di nascita ed estrazione sociale, le persone albine devono affrontare lo stigma e la discriminazione a causa di idee sbagliate e di stereotipi negativi sulla loro condizione. In Tanzania, tale stigma può portare a conseguenze anche mortali.

L’ignoranza collettiva sull’albinismo alimenta preconcetti dannosi e innesca ingiustizie sociali, oltre a violazioni dei diritti umani da parte dei concittadini. Gli albini dicono di essere accolti con indifferenza da alcune istituzioni statali che dovrebbero fornire supporto.

 

Progetto Africa di Adra
Quando l’organizzazione umanitaria avventista Adra e i suoi partner hanno creato il progetto “Azione per i diritti e l’inclusione dei bambini con albinismo” (Action for the Rights and Inclusion of Children with Albinism – Africa) nelle regioni tanzanesi di Morogoro e Dodoma in Tanzania, l’obiettivo era quello di contribuire ad alleviare le sofferenze di 400 bambini e delle loro famiglie. Sapevano che aumentare la consapevolezza era un passo cruciale per raggiungere questo obiettivo.

Tramite il progetto “Africa”, Adra sostiene i diritti e l’inclusione delle persone affette da albinismo attraverso attività di sensibilizzazione nelle comunità e nelle scuole. Il progetto include anche il rafforzamento della Tanzanian Albinism Society (Tas) nella speranza che diventi un attore attivo della società civile, nonché l’istituzione di un fondo per l’istruzione a favore dei bambini albini che devono affrontare tanti rischi e ostacoli. L’accesso a scuola, l’esperienza in classe e persino l’interazione con i coetanei sono spesso limitati per i bambini albini a causa dei problemi di vista, dell’estrema sensibilità al sole, con un rischio elevato di cancro della pelle, e di altre questioni associate alla loro condizione. Meno istruiti e più discriminati, gli adulti con albinismo scoprono di non poter competere nel mercato del lavoro e le opzioni lavorative sono scarse.

Con queste sfide in mente, Adra ha realizzato corsi di formazione anche per gli insegnanti che non avevano esperienza con i bambini albini e non sapevano come aiutarli nelle loro esigenze particolari. Dopo la formazione, gli insegnanti lavorano con i centri sanitari scolastici, utilizzando musica, danza e teatro, o approcci “edutainment” (imparare giocando), per creare un ambiente scolastico sicuro e protetto.

 

Un gruppo vulnerabile
Le persone albine sono considerate tra le più vulnerabili ed emarginate in Africa. Una delle ragioni è la minaccia di violenza rituale. Questa pratica è alimentata da una superstizione diffusa che associa proprietà magiche alle parti del corpo delle persone con albinismo e spesso prende di mira donne e bambini. Negli ultimi 24 anni, più di 80 albini hanno perso la vita in omicidi rituali e molti altri sono rimasti feriti in seguito ad attacchi violenti.

Il progetto “Africa” di Adra fornisce un’assicurazione sanitaria alle oltre 400 famiglie che aiuta, consentendo loro di accedere ai servizi medici nelle loro comunità.

 

La storia di Edward e di Naomi
Edward è un alunno di quinta elementare della regione di Morogoro, sulle montagne di Nyandira, in Tanzania. Grazie al programma “Africa” di Adra, ha imparato come proteggersi dal sole ed è contento che la sua scuola e i suoi insegnanti siano stati formati sull’albinismo.
“Prima avevo qualche problema” ha detto Edward “Non riuscivo a vedere bene in classe perché non avevo un posto davanti. Dopo che i miei insegnati sono stati formati sull’albinismo, siedo in prima fila in aula”.
È anche felice perché ora i compagni di classe capiscono meglio la sua condizione e lo aiutano con gli appunti delle lezioni quando ne ha bisogno.

Due dei tre figli di Naomi e David sono albini. Naomi resta a casa per prendersi cura dei bambini e ha visto l’impatto positivo del progetto “Africa” di Adra nella vita di Reshimy, 9 anni, e Daarnish, 1 anno. È stata particolarmente grata di ricevere una tessera sanitaria per la sua famiglia.
“Il mio primo figlio ha l’asma” ha detto “Quindi, la tessera sanitaria mi aiuta quando vado in ospedale perché ricevo assistenza e medicine più velocemente di prima”.
Naomi è anche grata per i gruppi di madri di bambini con albinismo formati da Adra, perché “portano speranza e unità” alle donne che si prendono cura dei propri figli.
L’agenzia umanitaria aiuta le mamme e i tutori dei bambini con albinismo, preparandoli e sostenendoli nell’avvio e nella crescita di piccole imprese. Questo aiuto incoraggia l’autosufficienza e promuove la dignità delle persone con albinismo nella comunità.

[Foto e fonte: Adra International

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