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Nel corso della Diretta RVS del mattino. venerdì 10 gennaio Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato Rosalba De Filippis autrice del libro: “La rabdomante. Appunti su Margherita Guidacci“, edizioni Rubettino.
Ne è venuta fuori un’intervista viva e puntuale su una delle voci più interessanti della poesia italiana del novecento. E’ emersa la capacità e la sensibilità dell’autrice di saper dipanare un saggio, rendendolo a suo modo palpitante, ricco di emozioni, di immagini, che si affacciano fra le righe, di interrogazioni che vengono idealmente rivolte a «Margherita». Una sorta di dialogo e di (delicato e intenso) corpo a corpo a distanza. Di questo mostra di essersene accorto anche il poeta e drammaturgo Sauro Albisani, che nella prefazione scrive: «Leggi questo libro e ti accorgi che Rosalba non fa domande all’amica: ascolta le risposte». Ne ascolta le risposte e ne cerca, letteralmente, le tracce. Si mette in movimento e va a cercare le case in cui la Guidacci ha vissuto. Le case fiorentine, come quella di via della Mattonaia e di via di Santa Reparata. E poi, l’amata casa di famiglia, in Mugello, a Scarperia. È lì che Margherita trascorreva le sue estati di bambina. In paese è una memoria viva. Tanto è vero, come racconta Rosalba de Filippis, quando, «non avendo alcuna coordinata provo a domandare» dove sia la casa, «una anziana signora, giovale (…) quasi che la risposta le appaia ovvia, mi dice “E’ quel portone là!”». E dietro quel portone la futura poetessa avrebbe trascorso un’infanzia felice, amando quella terra e quel paese. Un amore che traspare dalla suggestiva poesia “Orizzonte del Mugello” riportata nelle pagine iniziali de La rabdomante. Quasi un’ideale apertura su un pezzo di vita e di storia. Ed è con un atteggiamento di curiosità riverente che Rosalba percorre, quasi in punta di piedi, i giardini pubblici di Scarperia dove Margherita leggeva, prendeva appunti e si ispirava. I suoi pensieri e il racconto delle sue giornate si riversavano anche nei suoi diari di bambina, di cui vengono riproposte alcune gustose (e finora inedite) pagine.