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Il primo comandamento “Non avrai altri dèi oltre a me” (Esodo 20:3) letto o ascoltato oggi, e non in un contesto antico e politeistico, sembrerebbe scontato o, peggio, inutile e superfluo. Ma è proprio così?
La vera adorazione non è conoscere o nominare Dio, ma fare la sua volontà, come si evince dal testo del vangelo di Matteo 7:21. Potrebbe essere vero anche il contrario? Cioè, pur non credendo nei falsi dèi, pur non pronunciando verbalmente il loro nome, è possibile che noi facciamo quella che era la loro antica volontà “aggiornata”, diciamo così, alla società in cui viviamo?
Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al pastore avventista Saverio Scuccimarri, responsabile della redazione religiosa della Casa editrice ADV.
Foto di Gordon Johnson da Pixabay
