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Liu Xiaobo, 54 anni, intellettuale e scrittore, ha vinto il Nobel per la pace 2010. Sta scontando una condanna a 11 anni per “incitamento alla sovversione dei poteri dello stato” nella prigione di Jinzhou, provincia del Liaoning. Amnesty International ha lanciato un appello per il suo rilascio immediato. Come mai è stato condannato per questo reato? Cosa succede ai familiari dei dissidenti? Che ruolo hanno internet e i social network in paesi come la Cina, in cui i diritti umani non vengono rispettati? Mario Calvagno, redattore di RVS, intervista Paola De Pirro, coordinatrice per la Cina della Sezione Italiana di Amnesty International.