Auguri di fine anno di Ted N.C. Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale
23 Dicembre 2018

In collaborazione con la redazione della rivista Il Messaggero Avventista.

Auguri di fine anno di Ted N.C. Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale
23 Dicembre 2018

In collaborazione con la redazione della rivista Il Messaggero Avventista.

 

Pubblichiamo il messaggio che il presidente Wilson ha inviato alle comunità avventiste del mondo.
Qui sotto il testo e alla fine della pagina il video messaggio con i sottotitoli

Cari saluti a ciascuno di voi, in questo momento speciale dell’anno in cui il mondo ricorda la nascita del Salvatore. Anche se probabilmente non avvenne proprio in questo periodo, ma piuttosto in primavera, ricordiamo ancora questo meraviglioso e bellissimo evento.

La Bibbia non dice esattamente quando nacque Gesù, afferma invece che è nato a Betlemme, la città di Davide. La profezia lo predisse secoli prima quando, ispirato, il profeta Michea scrisse: «Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni».

Quale meravigliosa profezia è quella di Michea 5:1.

È incredibile pensare che Dio, il Creatore dell’universo, si sia umiliato fino a diventare un essere umano, nato come un bambino indifeso da una giovane madre, cresciuto in un’umile casa, trascorse gran parte della sua vita terrena lavorando come falegname, e poi per tre anni e mezzo girò da un posto all’altro, insegnando, predicando, guarendo e portando speranza a tantissime persone, prima di essere rifiutato da coloro che era venuto a salvare. Subì la morte più umiliante e straziante possibile e fu sepolto in una tomba presa in prestito.

Perché? Perché scelse di fare tutto questo? Perché scelse di venire sulla terra, su questo minuscolo pianeta, come essere umano, per vivere e morire, sapendo che sarebbe stato «Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza» (Isaia 53:3)?

C’è una sola risposta: l’amore. Amore per te, amore per me. Amore per il mondo intero. Perché, sapete, la Bibbia dice in 1 Giovanni 4: 8 che «Dio è amore».

E sappiamo che «Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna»; è una bellissima promessa contenuta in Giovanni 3:16.

La verità è che senza Dio non abbiamo speranza né futuro. Un altro testo della Scrittura dice: «perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore» (Romani 6:23).

Gesù, nostra unica speranza. Egli è «la via, la verità e la vita» (Giovanni 14: 6). E poiché sapeva che senza di lui saremmo stati perduti per sempre, venne su questa terra più di 2.000 anni fa, dato che non poteva sopportare di passare l’eternità senza di noi.

Nel bellissimo libro La Speranza dell’uomo, leggiamo che «Gesù è stato trattato come noi meritiamo, affinché possiamo ricevere il trattamento che egli merita. Egli è stato condannato per i nostri peccati, senza avervi partecipato, affinché potessimo ottenere la giustificazione in virtù della sua giustizia, senza avervi preso parte. Egli subì la morte che era nostra, affinché potessimo ricevere la vita che era sua. “E per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione”» – E. G. White, op cit, p. 25.

Ringraziamo Gesù che è morto e risorto, e ora è alla destra di Dio che intercede per noi (Romani 8:34).

In questo tempo di scambi di regali, desidero ricordarvelo se non lo aveste già fatto, e vorrei che ci pensiate attentamente e accettiate Gesù, che si è avvolto nel «pacchetto» dell’umanità, 100% divino, 100% umano; certo non possiamo comprenderlo, ma che miracolo! Si è donato a te e a me come un incredibile dono di vita, amore e vita eterna!

E se hai già accettato Gesù come tuo Salvatore, non vuoi condividere questo dono con qualcun altro oggi?

Come leggiamo nella Scrittura: «Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace». Parole meravigliose queste di Isaia 9:5.

Che questa pace sia tua non solo alla fine dell’anno e non solo all’inizio dell’anno, ma per tutto il 2019, mentre guardiamo avanti, nel prossimo futuro, al secondo avvento, all’imminente ritorno di Gesù.

Preghiamo insieme.

«Padre in cielo, ti ringraziamo per questi meravigliosi testi della Scrittura che ci ricordano il tuo amore per ognuno di noi, e per il piano di salvezza progettato in cielo tanti anni fa, prima della creazione di questo mondo: che Gesù sarebbe venuto sotto forma di essere umano, avrebbe vissuto una vita perfetta, sarebbe morto per noi, avrebbe camminato con noi e sarebbe risorto. Che Gesù intercede per noi nel luogo santissimo del santuario celeste come nostro Sommo Sacerdote, e che tornerà per portarci a casa al secondo avvento. Quindi, Signore, ci affidiamo alle tue cure e ti chiediamo di aiutarci a condividere con gli altri la meravigliosa verità dell’imminente ritorno di Gesù. Lodiamo il tuo nome per questa stupenda promessa. Grazie! Nel nome di Cristo lo chiediamo. Amen.

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