Saverio Lodato è tra le più autorevoli firme del giornalismo italiano in materia di mafia e di antimafia. Ha iniziato a scrivere nel 1979 sul quotidiano “L’Ora”. Per trent’anni inviato de “l’Unità” a Palermo, oggi scrive sul sito www.antimafiaduemila.com. A Palermo c’eravamo anche noi di Radio Voce della Speranza alla presentazione del suo ultimo libro dal titolo “Avanti mafia! (Perché le mafie hanno vinto)”, Corsiero Editore. In questo servizio, Mario Calvagno introduce la voce dell’autore che domenica 27 maggio è intervenuto alla biblioteca Casa Professa, nel capoluogo siciliano. Dopo le parole di Lodato, segue la lettura di un suo articolo scritto subito dopo la morte di Totò Riina e letto in questa occasione dall’attore Carmelo Galati.

Sinossi del libro

2012-2018. Anni di fatti, inchieste, stravolgimenti politici, promesse, rivelazioni ed evoluzioni. Anni di mafia e di antimafia. Un fenomeno quello della criminalità organizzata che, nonostante gli arresti continui, resiste da oltre centocinquant’anni di storia d’Italia. Un fenomeno che mostra sempre più quei sintomi, fino quasi a confondersi con quell’altra metastasi chiamata corruzione. Lo dicono gli addetti ai lavori e lo dimostrano i numeri.

In questo spazio-tempo si inserisce l’occhio dell’osservatore esterno che si trova ad analizzare gli accadimenti. La penna è quella di Saverio Lodato che di questi temi, con analisi spesso spietate, si è occupato a lungo nella propria carriera di giornalista e scrittore. È così che nasce questa raccolta di articoli.

È l’occasione per offrire un punto di vista ulteriore, magari “controcorrente” su argomenti sempre più spesso accantonati dal grande mainstream. Un modo per ribadire che ad oltre vent’anni dalle stragi che hanno insanguinato il Paese nei primi anni Novanta, c’è ancora molto da fare e che “antimafia” non è una parola morta. Perché, come spiega lo stesso Lodato “il bello non è scrivere per scrivere. Il bello è scrivere per scrivere ciò che si pensa”. Fonte: Antimafia2000

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