Sabato 29 novembre, le chiese avventiste della Campania si sono ritrovate ad Avellino per vivere insieme una giornata ricca di spiritualità, amicizia e sana competizione. L’incontro ha rappresentato un momento prezioso di unione tra le comunità di Avellino, Cellole e Napoli, e rafforzato legami già consolidati negli anni attraverso vari incontri e tornei locali.
Meditazione, musica e comunione fraterna
La mattinata si è aperta presso il locale della comunità avellinese di via Manna. Dopo alcuni video introduttivi e le presentazioni dei vari gruppi, i giovani di Napoli hanno guidato una predicazione particolarmente significativa sul tema dell’interpretazione dei testi biblici e della necessità di accostarsi a essi con cuore aperto e spirito attento.
Canti speciali, inni e momenti di preghiera hanno arricchito il programma, creando un clima di profonda comunione spirituale. È seguita l’agape (il pranzo comunitario, ndr) che ha offerto l’occasione per festeggiare insieme anche i compleanni di Davide Di Donato e Ronnielis Urquiola, con una torta condivisa e tanti momenti di gioia, risate, abbracci e sincera fraternità.
Quattro squadre, una sola famiglia
Nel pomeriggio ha preso il via il tanto atteso torneo di futsal, il primo a riunire ben quattro squadre delle comunità avventiste campane: Avellino, Cellole, Napoli scout AISA e Napoli giovani MAG. Un passo importante nella collaborazione sportiva regionale, dopo le esperienze precedenti che avevano coinvolto solo due comunità alla volta.
Le partite sono state intense e combattute, giocate con rispetto e spirito di squadra. Nonostante l’età media più giovane, la squadra di Avellino ha dimostrato grande determinazione affrontando avversari molto preparati ed equilibrati. La finale, emozionante fino all’ultimo minuto, si è conclusa ai rigori: una sfida serrata tra Avellino e Napoli MAG, che ha visto prevalere la squadra di casa tra l’entusiasmo generale.
Un messaggio che rimane
Oltre ai risultati sportivi, ciò che resta di questa giornata è soprattutto il valore dell’incontro e della comunione. Come ricorda l’apostolo Paolo: “Fate ogni cosa con amore.” (1 Corinzi 16:14)
È proprio questo spirito che ha caratterizzato ogni momento, dalla meditazione al pranzo condiviso, dal campo di gioco agli abbracci finali. Un sabato di crescita, gioia e unità che le comunità campane porteranno con loro, come promessa di nuove occasioni di incontro e testimonianza.
Marina Elizabeth Caputo
[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]










