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Torniamo a parlare con Gianna Urizio, già caporedattrice e regista della rubrica televisiva “Protestantesimo” della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. Gianna è attualmente impegnata nell’associazione Gazzella Onlus, che assiste e finanzia associazioni del volontariato nella Striscia di Gaza. La situazione a Gaza appare – semmai fosse possibile – sempre più drammatica, come evidenzia il bombardamento israeliano in cui sono morti bambini che aspettavano di potersi rifornire di acqua.
Nel frattempo Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla Palestina, ha stilato un rapporto (disponibile qui) che evidenzia e condanna la complicità di aziende di tante parti del mondo (anche italiane) nel sostegno oggettivo alla strage del popolo palestinese. Una situazione ormai divenuta fisicamente e moralmente insostenibile, come testimoniano le sempre più numerose prese di distanza di intellettuali e politici ebrei, tra i quali anche l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert, intervistato oggi dal quotidiano inglese The Guardian qui.
La resistenza della piccola minoranza cristiana è allo stremo, come testimonia l’articolo apparso su Vatican News qualche giorno fa, qui. Ma il blocco degli aiuti alimentari va avanti e, anzi, Francesca Albanese è stata “sanzionata” pesantemente dal governo americano, oltre a subire minacce di morte per lei e i suoi figli.
Secondo alcuni testimoni a Gaza, solo la preghiera e la buona volontà di alcuni permette alla gente di sopravvivere. Ma fino a quando? L’intervista è di Claudio Coppini e Roberto Vacca.
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