Corrado Cozzi/Maol – Il tempo passa e Bruno Amah, in Togo, e Sajiad Masi, in Pakistan, entrambi membri della Chiesa avventista, sono ancora in carcere, anche se sono innocenti e vittime di false accuse.
Ho chiesto notizie sui nostri fratelli a John Graz, direttore del dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa (Parl) a livello mondiale, e la risposta non è stata rassicurante.
«In entrambi i casi dipendiamo dai campi locali», ha affermato Graz, «Sono situazioni complicate e come Conferenza Generale non possiamo correre il rischio di creare maggiori problemi».
È in programma una riunione del comitato Parl della Conferenza Generale (CG), a settembre, ma il margine di azione è molto ridotto. Continuiamo a pregare e a inviare biglietti e lettere a Bruno Amah. Questo è tutto ciò che possiamo fare per ora.
«Il fatto è che entrambi sono stati condannati da un tribunale e ora il passo successivo è quello di andare in appello», ha continuato Graz, «È un momento delicato in cui un’organizzazione come la Conferenza Generale deve essere molto attenta a non rendere le cose più difficili per i due fratelli. Ma le preghiere e le lettere sono molto apprezzate. Non li dimentichiamo!».
Siamo addolorati per i nostri membri che sono vittime d’ingiustizia. Abbiamo fiducia in tutto ciò che la CG sta facendo per consentire il rilascio definitivo dei nostri fratelli. Vi invito a inviare di nuovo i biglietti di saluto e a mantenere viva la preghiera per Bruno, Sajiad e un’altra persona che sono in attesa di giustizia e libertà.