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“il flagello della galamsey, l’attività mineraria illegale, continua a corrodere sia la terra sia l’anima morale della nostra nazione”: è questa la denuncia del vescovo di Sunyani, presidente della Conferenza episcopale cattolica ghanese, Matthew Kwasi Gyamfi, che ha posto in evidenza come, da due anni, l’estrazione mineraria illegale abbia inquinato oltre il 60% dei fiumi e dei torrenti, compromesso 34 riserve forestali e distrutto più di 4.700 ettari di foresta. Di questa devastazione ecologica, “che è una tragedia morale e sociale”, i poveri, le donne e i bambini sopportano i fardelli più pesanti: acqua avvelenata, terre infertili e mezzi di sussistenza perduti (da
Vatican News 11-11-2025).
Mentre in questi giorni si svolge la Cop30, la Conferenza intergovernativa dell’ONU per combattere i cambiamenti climatici, i cristiani s’interrogano sul loro ruolo rispetto alla sfida climatica e più in generale rispetto all’approccio “estrattivo” che fin qui ha caratterizzato il rapporto tra umanità e Creato. Claudio Coppini e Roberto Vacca ne hanno parlato con il pastore avventista Saverio Scuccimarri, docente alla Facoltà avventista di teologia di Firenze.
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