Convegno alla Camera dei deputati. Il contributo delle minoranze evangeliche 
27 Settembre 2024

Per i 160 anni della presenza della Chiesa avventista in Italia (1864-2024), un convegno a Roma invita a riflettere su temi di prioritaria importanza: la libertà religiosa, i rapporti tra stato e chiese, le Intese  

Eugenio Bernardini, presidente della casa editrice evangelica Claudiana, ha dato il via al primo panel del convegno in corso questa mattina, venerdì 27 settembre, nella Sala del Refettorio della Camera dei deputati a Roma. Nel suo intervento ha parlato del contributo delle minoranze evangeliche alla cultura politica italiana.  

Bernardini ha riflettuto sul termine “minoranza”. La Costituzione non usa questa espressione, ma quello di “confessione”. In un sistema democratico, le minoranze rischiano di subire la logica del principio di maggioranza, che impedisce ad esempio l’accesso alle comunicazioni di massa. Ma, si chiede Bernardini, chi è maggioranza? Chi minoranza? I dati dimostrano che anche la Chiesa cattolica non è più maggioritaria. Quindi, dobbiamo ancora usare questa terminologia che poi porta a delle riflessioni teologiche e sociali non del tutto aggiornate? Per ripercorrere il contributo delle minoranze evangeliche, Bernardini ha citato due titoli, editi dalla Claudiana, “Storia dei Valdesi” in quattro volumi e “Storia dei Metodisti” in un unico volume. “Seguire i passi del Protestantesimo in Italia e lo sforzo evangelistico fa impressione per le forze che erano in campo all’epoca. Si ottennero risultati impressionanti. L’idea era quella di seminare la Parola per liberare l’Italia, per sollecitare un cambiamento” ha evidenziato nel suo intervento.  

Bernardini ha poi parlato della battaglia della laicità nel nostro Paese e del percorso che ha portato all’art. 8 della Costituzione che garantisce alle confessioni religiose una libertà eguale, e prevede la stipulazione di Intese con lo Stato per la sua realizzazione. Ha quindi fatto riferimento alla “stagione delle Intese” inaugurata nel 1984 con l’Intesa tra lo Stato e le Chiese valdesi e metodiste. Nel 1986 fu la volta della Chiesa avventista, con un’Intesa che fu poi trasformata nella legge 1988 n. 515. Il presidente della Claudiana Editrice ha voluto anche ricordare il lavoro importante svolto dal pastore avventista Gianfranco Rossi (1924-2020) che ha dedicato il suo ministero alla difesa della libertà religiosa e di coscienza, “valore universale da difendere sempre e comunque”.
“La storia degli evangelici in Italia è stata attraversata dalla storia nazionale e viceversa” ha concluso Bernardini. “Vi lascio con questa domanda: ‘Abbiamo coscienza del fatto che l’evangelismo è un pezzo della storia italiana? Ne hanno coscienza la politica e la cultura italiana?”.

Libertà religiosa alla prova del presente
Nel suo intervento, Alessandro Ferrari, docente di Diritto ecclesiastico e canonico presso l’Università degli studi dell’Insubria, ha riflettuto sul modello italiano di libertà religiosa alla prova del presente, dai Patti lateranensi al dettato costituzionale, in un percorso di continuità fino ad arrivare all’art. 8 dove troviamo il principio di una bilateralità estesa ai gruppi diversi da quello cattolico, completato dall’art. 19 e 20.  

“Ci sono poche costituzioni al mondo come quella italiana che riconosce alla libertà religiosa una piena cittadinanza politica” ha affermato Ferrari. “La Costituzione attribuisce a questo diritto una visibilità propria, come componente fondamentale di un assetto costituzionale e democratico”.
Ferrari ha poi ricordato che n
el 1989 la Corte costituzionale ha offerto una lettura organica, finalizzata al pluralismo confessionale e incentrata sulla laicità dello Stato. “Diverse sono le sfide principali di oggi: la sovranità nazionale deve trovare un nuovo equilibrio, il panorama è molto cambiato rispetto a quello dei costituenti; la radicalizzazione della secolarizzazione cambia i rapporti; l’affermazione di una religiosità/spiritualità che si esprime anche al di fuori di cornici istituzionali”.
Ad oggi, ha aggiunto il prof. Ferrari, assistiamo a due spinte distinte e contrapposte: una invisibilità del religioso e allo stesso tempo una caccia alla specialità religiosa. In conclusione, lo Stato dovrebbe avere maggiore attenzione ai temi della libertà religiosa e della laicità, tematiche tuttora aperte. 

Il convegno dal titolo “La presenza evangelica in Italia dall’unità ad oggi. Gli avventisti del settimo giorno” alla Camera dei deputati è l’evento celebrativo dei 160 anni di presenza avventista in Italia. Seguilo in streaming qui. 

 

 

 

 

 

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