La decapitazione del professore di storia e geografia Samuel Paty, all’uscita di scuola nel cuore di una tranquilla città della regione parigina, Conflans Saint-Honorine, rappresenta uno spartiacque nella lunga lista degli attentati jihadisti compiuti in Francia nell’ultimo decennio.

Dopo gli attacchi a Charlie Hebdo e al Bataclan, l’intero paese si è convinto che i terroristi volevano colpire al cuore il modo di vivere della Francia – dall’umorismo dissacrante di Charlie Hebdo, alla musica e alla vita notturna. L’attacco del 16 ottobre colpisce stavolta l’istituzione repubblicana per eccellenza: la scuola. Il suo impatto sull’opinione pubblica francese è stato immenso, la reazione dell’esecutivo senza precedenti. A questo si è aggiunto l’attacco di queste ore a Nizza, che segue le dichiarazioni del presidente turco e di molti leader musulmani contro il concetto di libertà promosso dalla Francia. Non sono pochi gli osservatori che sostengono che il tragico attacco a Nizza sia stato favorito proprio dagli attacchi verbali del leader turco e di altri paesi di tradizione musulmana.

in questa puntata di Sfogliando il giornale Claudio Coppini e Roberto Vacca parlano con lo pReligione, sichiatra Gianni Varrasi di libertà, tolleranza e dialogo e del tentativo di contemperare l’esigenza di preservare il diritto di espressione e quello del rispetto per la sensibilità religiosa di tutti.

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