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Le immagini che ogni giorno ci giungono da tutti i media nazionali e internazionali riescono solo pallidamente a documentare la distruzione sistematica e massiva della terra di Gaza, il bombardamento degli ospedali, le condizioni di assedio poste in essere dall’Esercito israeliano, la penuria estrema di cibo e di medicine, la totale assenza di pietà e di umanità, l’esodo forzato dei superstiti verso altri luoghi, sono tutti fatti che impongono una condanna senza riserve dell’operato del Governo israeliano. Giungono inoltre da taluni ministri dello stesso Governo proclami arroganti e sprezzanti sulla imminente annessione definitiva di Gaza e della Cisgiordania che atterriscono e frustrano ogni possibile speranza di dialogo futuro. L’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno auspica la cessazione di tutte le ostilità e il ritorno ai tavoli del negoziato. Questa Unione fa propria la speranza che la tanto attesa attuazione della risoluzione ONU n. 181 del 29 novembre 1947, concernente la creazione di due Stati, uno ebraico e l’altro arabo con uno status particolare per la città di Gerusalemme, finalmente abbia luogo. Ci rendiamo perfettamente conto che da allora molte cose sono cambiate e che nella condizione attuale un simile auspicio possa sembrare un esercizio velleitario o quasi provocatorio. Confidiamo, altresì, e preghiamo affinché Dio renda possibile ciò che le Potenze umane per miope calcolo, avversano.
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