Lina Ferrara – La toponomastica fiorentina, in particolare quella femminile, si arricchisce di un nuovo nome. Il 10 dicembre, alle ore 12.00, verrà inaugurata via Ellen Gould White, scrittrice, co-fondatrice e figura di rilievo della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno.
Tutto è iniziato quando l’Istituto avventista “Villa Aurora” (Iacb) di Firenze ha presentato agli organi competenti la richiesta di intitolare la strada su cui si affacciano le nuove strutture del campus, oggi viuzzo del Pergolino, alla pioniera della denominazione.
La domanda è stata accolta e l’Istituto “ringrazia il Comune di Firenze per la sensibilità mostrata nel riconoscere la bontà e l’idoneità della proposta formulata”.
Nella decisione, il Comune ha considerato vari elementi tra cui: il fatto che l’istituzione religiosa, insediata nella proprietà dal 1947, oltre ad essere una sede universitaria, ha dedicato alcune sue strutture alla ricezione dei familiari dei pazienti ricoverati nel vicino polo ospedaliero; sono solo gli edifici di Villa Aurora ad affacciarsi sulla strada in oggetto; le vie fiorentine, secondo un’antica usanza, spesso prendono il nome dalla realtà circostante; cambiare la titolazione non sarebbe lesivo di una memoria storica molto antica; e, non ultimo, facilitare l’accesso alle strutture a coloro che vogliono usufruire dei servizi ma spesso sbagliano strada perché ci sono due nomi simili (via del Pergolino e viuzzo del Pergolino).
In occasione della cerimonia di intitolazione della via, verrà anche inaugurato, all’interno del campus, presso l’attuale biblioteca, il Centro di studi e documentazione “Ellen G. White”.
La pioniera
Ecco come la descrive lo Iacb nel presentare il Centro di studi sul sito villaaurora.it
Ellen G. White (1827-1915) per la Chiesa avventista del settimo giorno è una persona molto speciale. Insieme a Joseph Bates e al marito James White, è la cofondatrice del movimento religioso costituitosi nel 1863 in Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno. Leader religioso, scrittrice prolifica, riformatrice sociale, ma anche moglie e madre di famiglia, la sua poliedrica influenza si è fatta sentire molto al di là dei confini confessionali. Nel 2014, lo Smithsonian Magazine l’ha inclusa nella lista dei “100 americani più influenti di tutti i tempi”.
Per gli Avventisti del Settimo Giorno, Ellen G. White è una persona speciale perché in lei essi riconoscono la manifestazione del dono profetico. Nelle dottrine fondamentali degli Avventisti del Settimo Giorno, la n. 18 è a lei dedicata: “Le Scritture testimoniano che uno dei doni dello Spirito Santo è la profezia. Questo dono è un segno che identifica la chiesa del rimanente e si è manifestato nel ministero di Ellen G. White. I suoi scritti parlano con autorità profetica e offrono incoraggiamento, guida, istruzione e correzione alla chiesa. Essi affermano anche, in modo chiaro, che la Bibbia è la norma in base alla quale ogni insegnamento e ogni esperienza devono essere provati (Num. 12:6; 2 Cron. 20:20; Amos 3:7; Gioele 2:28, 29; Atti 2:14-21; 2 Tim. 3:16, 17; Ebr. 1:1-3; Apoc. 12:17; 19:10; 22:8, 9)”.
Dopo la sua morte è stata creata una fondazione, la Ellen G. White® Estate, sul sito del quale è possibile consultare online l’opera omnia di Ellen G. White in lingua originale e, almeno per le opere sin qui tradotte, in molte altre lingue, tra cui l’italiano. Per promuovere ulteriormente la conoscenza dell’opera e degli scritti di Ellen G. White, sono stati creati dei centri di studio a lei dedicati in varie regioni del mondo (Branch Offices, Research Centers, Study Centers).
In particolare, presso l’Istituto avventista è stato costituito un Ellen G. White Study Center, ufficialmente riconosciuto dall’Ellen G. White® Estate. Esso dispone di una vasta scelta delle opere pubblicate di Ellen G. White in inglese, italiano e altre lingue. Tali opere sono integrate all’interno del catalogo della biblioteca dell’Istituto e sono consultabili.