Podcast: Download ()
L’appello del presidente della denominazione mondiale a pregare particolarmente per l’Iraq, la Siria e per i cristiani perseguitati
Notizie Avventiste/ARnews – Nella Giornata internazionale della pace, il 21 settembre scorso, i dirigenti della Chiesa avventista hanno invitato i membri della denominazione a unirsi al minuto di silenzio e preghiera indetto dalle Nazioni Unite.
Ban Ki-moon, segretario generale dell’Onu, ha esortato a riflettere sulla pace. “Dobbiamo spegnere i fuochi dell’estremismo e affrontare le cause profonde dei conflitti. La pace è una lunga strada che dobbiamo percorrere insieme, passo dopo passo, a partire da oggi”, ha affermato.
La Chiesa avventista, sin dal suo inizio, si impegna per la pacificazione. Nella sua più recente dichiarazione sulla pace, pubblicata nel 2002, essa riconosce che “Gesù vuole che i suoi seguaci siano costruttori di pace nella società e per questo li chiama beati”.
Ted NC Wilson, presidente della denominazione a livello mondiale, ha chiesto di pregare particolarmente per l’Iraq e la Siria, dove i militanti dell’Isis hanno ucciso e torturato tanti cristiani nei mesi scorsi. Ormai in Iraq sono rimasti solo una cinquantina di avventisti, mentre in Siria la Chiesa è stata dichiarata fuorilegge.
“Credo più che mai che la vera pace verrà quando saremo disposti a seguire l’esempio di Gesù e a soffrire anche ingiustamente, senza ritorsione o vendetta”, ha affermato Homer Trecartin, presidente della Chiesa avventista in Medio Oriente.
Altro luogo di crisi è l’Ucraina. Il presidente Wilson ha espresso preoccupazione per la vita del popolo ucraino e per gli avventisti in quella terra. Prima dello scoppio dei disordini, in Ucraina viveva la più alta percentuale di avventisti della regione Euro-Asia della Chiesa.
Per Guillermo Biaggi, presidente della Divisione Euro-Asia, la pace è qualcosa difficile da raggiungere e facile da perdere. “Abbiamo bisogno di darle un fondamento più forte, permanente e incrollabile delle parole, dei trattati e degli accordi”, ha affermato Biaggi, “Perché la pace diventi vera nella nostra vita e nelle società moderne, dobbiamo pregare con fervore il Signore e contare su colui che ha detto: ‘Io sono la via, la verità e la vita’”.
John Graz, direttore del dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa della Chiesa avventista mondiale, ritiene che “la pace durevole non può essere costruita senza sviluppare l’educazione, la salute, la giustizia e la libertà per tutti gli uomini e le donne. Ecco perché la Chiesa avventista ha fortemente investito in scuole, ospedali e organizzazioni che promuovono la libertà di coscienza”.
Graz ha quindi descritto la Giornata Internazionale della Pace come un “tempo per rafforzare gli ideali di pace e celebrare coloro che dedicano la loro vita al processo di pacificazione”.
A Firenze, il 21 settembre si è svolta la manifestazione nazionale “Facciamo insieme un passo di Pace”. Radio Voce della Speranza del capoluogo toscano ha intervistato Massimo Valpiana, presidente nazionale del Movimento non violento, di guerra e di pace. Global Peace Index del 2014, che ogni anno misura il tasso di pace nel mondo in base agli indicatori significativi, segnala che dal 2008 la situazione è peggiorata in ben 111 paesi su 162. Per ascoltare il programma, cliccare qui.
Per leggere la dichiarazione della Chiesa avventista del 7° giorno sulla pace, cliccare qui.
Podcast: Apri in un’altra finestra | Download ()