“Il bisogno di riformare la Costituzione è sacrosanto”, sostiene il professor Stefano Ceccanti, docente di Diritto Pubblico Comparato all’Università La Sapienza di Roma, intervistato da Roberto Vacca. “Ma sarebbe stato meglio lavorare per arrivare da subito a un testo condiviso, piuttosto che affidarsi al referendum popolare. Questo è purtroppo un testo pasticciato (e nella conversazione il professore fa alcuni esempi), il pericolo è  trovarsi a combattere su due posizioni sbagliate: gli uni che difendono lo status quo, che funziona male, e gli altri che propongono riforme che creeranno ulteriori problemi. Uno scenario preoccupante”.

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