Michelle Amankwaah – Che cosa significa essere se stessi in un mondo che cambia così rapidamente e in una terra straniera? Questo è stato il cuore del Congresso nazionale dei giovani avventisti (GA) ghanesi sul tema “Identity. Riscoprire il passato per vivere il futuro”, tenuto dal 20 al 22 dicembre presso il centro “Casuccia Visani” a Poppi, in Toscana. L’evento ha riunito circa 45 partecipanti, tra staff e ragazzi provenienti da tutta Italia, in un fine settimana di riflessioni profonde, di condivisioni e attività di gruppo.
L’obiettivo degli incontri era chiaro: esplorare il valore dell’identità, riscoprendo le radici della nostra fede, con l’intento di costruire un futuro pieno di significato e orientato verso un senso di appartenenza autentico. I partecipanti hanno affrontato il tema con entusiasmo, condividendo esperienze personali e riflessioni che hanno reso il dialogo ancora più vivo e arricchente.
Per questa occasione l’ospite spirituale è stato il past. José Luis Nunez, direttore nazionale dei Ministeri Avventisti per la Gioventù. Altri ospiti sono stati il past. Richard Ehoussou, segretario dell’Associazione Pastorale, che ha tenuto due workshop; e il past. Alex Duran che si è occupato delle riflessioni mattutine. Insieme hanno guidato noi giovani alla comprensione di quanto sia importante capire la nostra vera identità, come avventisti, analizzando vari personaggi della Bibbia e i nostri pionieri
Al termine di questo weekend, abbiamo capito che volgere lo sguardo al passato non vuol dire restare ancorati a tradizioni che ignorano il futuro, ma piuttosto selezionare ciò che è autentico, valido e significativo, per portarlo con noi nel cammino verso il domani. Non importa se siamo troppo “giovani” o in una terra straniera, Dio ci può usare per portare a compimento la sua opera.
[Foto: Frank Owusu]