E’ uscita per i tipi delle Edizioni Centro Biblico di Napoli, la traduzione del libro “The case for Christ”, molto conosciuto all’estero, dello scrittore Lee Strobel; in italiano, “Il caso Gesù”. L’autore, già giornalista giudiziario del quotidiano statunitense Chicago Tribune, inizia, attraverso la scrittura, un vero e proprio itinerario di ricerca personale, partendo dalla condizione di ateo contrariato dalla conversione della moglie al cristianesimo. Egli intervista, nell’arco di circa due anni di viaggi lungo gli states, tredici tra i massimi studiosi e ricercatori di materie inerenti la Bibbia, applicando le tecniche (contraddittori, valutazione di prove ed evidenze, documentazione, ecc.) usate per le comuni indagini processuali. Arriva, così, al verdetto del “caso” in esame che lo ha condotto non solo a credere, ma a diventare pastore di una grande chiesa evangelica. Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS, intervistano il prof. Pietro Ciavarella, docente di Storia del Cristianesimo presso la Facoltà Avventista di Teologia “Villa Aurora” di Firenze, autore, con Valerio Bernardi, di «Risposta a “Inchiesta su Gesù”» (il libro del giornalista Corrado Augias e dello studioso Mauro Pesce). Qual è la novità de “Il caso Gesù”? Cosa scaturisce dal confronto fra i libri di Augias e Strobel? Quale la proposta di Ciavarella per gli ascoltatori e i lettori?

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