L’idea dell’esistenza degli extraterrestri collegati alla Bibbia ha avuto recentemente ampia diffusione con le tesi di Mauro Biglino, scrittore e divulgatore che presenta la Bibbia come un prodotto della paleoastronautica. La sua traduzione del testo biblico, definita come letterale, attribuisce determinati significati ad alcuni nomi e termini biblici, e costruisce il fondamento delle sue teorie sfiduciando la traduzione dei teologi che avrebbero, invece, stravolto il senso delle Scritture.

Come dipartimento dei Ministeri Personali, nella Commissione Nazionale, abbiamo pensato fosse utile supportare l’opera di ricerca svolta dal pastore emerito Giovanni Leonardi su queste tesi facendone un e-book, che abbiamo realizzato in un gioco di squadra fra dipartimenti; speriamo possa esservi utile per orientarvi e rispondere alle tante persone che seguono queste teorie.

Siamo consapevoli che da sempre la Bibbia è stata oggetto di interpretazioni diverse e che vi sono diverse idee sull’origine del mondo e sulla storia dell’umanità, ma per noi Avventisti è particolarmente importante riflettere su questi temi, in quanto la Bibbia presenta un Dio che ha creato l’universo e tutte le creature che lo abitano, anche il nostro mondo, il pianeta Terra, con un amore ineffabile e in modo perfetto e buono. E proprio perché ci ama profondamente, il suo piano per salvarci descritto dalla Genesi all’Apocalisse, ci rivela un Dio non despota, ma un Padre che ci salva a caro prezzo senza imporsi a noi, nel rispetto della nostra libertà di scelta. E la sua salvezza non pretende nulla in cambio, perché è il gesto d’amore di un vero Padre.

Alcune teorie, pure riflettute in buona fede e appassionatamente, oscurano questo vitale piano di salvezza che in Gesù ha il suo massimo compimento. Confondono sul carattere di Dio e sulla sua esistenza, che è la nostra unica fonte di vita e salvezza e distolgono dalla Bibbia, che invece potrebbe essere una luce sul sentiero della vita. Per questo è così importante riflettere e dialogare su questi temi; non certo per guerreggiare a suon di versetti biblici e sfidarsi a chi conosce meglio le Scritture, ma per avvicinare la gente al tema della speranza nel ritorno di Cristo e al mondo che egli farà nuovo, come promesso nella sua Parola. Questa Speranza è così necessaria oggi, e speriamo vivamente che l’e-book di Giovanni Leonardi, “Il Dio Creatore e gli Elohim astronauti, di Mauro Biglino: un fact-checking” possa contribuire a orientare chi lo leggerà verso l’unica strada: Cristo.

Intervista a Giovanni Leonardi

D: Giovanni, come è nata l’idea di scrivere questo libro?

R: Di Mauro Biglino non sapevo nulla fin a pochi anni fa. Ne ho avuto notizia tramite la RVS di Catania che mi ha invitato a discutere di alcuni temi da lui posti. Mi si è così aperto un mondo – quello della paleoastronautica – conosciuto fin dalla mia giovinezza ma solo per cenni, e mai nei termini radicali e onnicomprensivi posti da questo studioso. I paleastronautici precedenti citavano la Bibbia marginalmente, mentre Biglino stravolge completamente il senso del suo intero contenuto e della sua storia. Il sapere che una famiglia avventista e cari conoscenti avevano abbandonato la fede per l’influsso delle idee di Biglino, mi ha costretto a documentarmi e a cercare di rispondere alle sue tesi. Il libro è nato per passi successivi man mano che la ricerca si sviluppava.

D: Il libro è facile da leggere?

R: Dipende da chi lo legge. Non è certo un libretto divulgativo di massa ma credo che sia accessibile e chiaro per chi abbia interesse e sia disponibile a dedicarvi un poco di tempo con un minimo di passione. Io in genere scrivo innanzitutto per chiarire le cose a me stesso e questo significa andare a fondo dei problemi e delle argomentazioni fino a quando non mi risulta tutto chiaro. Questo significa scavare nella logica delle cose, e sviluppare quindi un percorso a volte complesso. Molti mi testimoniano però di avere la capacità di rendere chiare anche le cose difficili, e spero che questo accada anche in questo libro.

D: Quali sono gli aspetti più difficili che hai incontrato?

R: Accenno solo ad alcune. La difficoltà principale è stata quella di reperire e di confrontarmi col pensiero di Biglino in modo corretto e quanto più completo possibile. Per quanto io sia “pregiudizialmente” contrario alle sue tesi e ai suoi obiettivi, volevo trattare correttamente e quindi obiettivamente sia la persona che il suo “messaggio”. Non volevo parlare solo di lui ma con lui, entrando nel suo pensiero per comprenderlo dal di dentro ed esporre poi le ragioni della mia contrarietà. Non è stato facile ma era necessario. Un’altra difficoltà è che ho scelto di lavorare non sui suoi libri ma sulle sue conferenze online, più facilmente accessibili ai tanti, giovani compresi. La mia ricerca si è perciò sviluppata prevalentemente su Internet costringendomi ad ascoltare ore ed ore di audio e di trascriverlo per poterle usare. Una conferenza risente di un linguaggio più improvvisato, a volte necessariamente meno preciso di un libro, e questo richiede una concentrazione maggiore; ma permette di cogliere lo spirito di un autore molto meglio, scoprendo aspetti della sua persona e delle sue tesi altrimenti irraggiungibili. Altre difficoltà sono dipese dalla necessità di verificare le fonti usate da Biglino, spesso portate a prova delle sue tesi, cosa non sempre facile da fare. Ma ne valeva la pena e i risultati sono stati sconvolgenti.

D: A chi consiglieresti la lettura di questo libro e perché? E a chi vuoi dedicarlo?

R: Naturalmente – innanzitutto – a chi ha sentito parlare di Mauro Biglino e si fa qualche domanda a proposito. Spero quindi che quanti leggeranno queste parole, possano passare il libro agli amici che sono venuti a contatto col pensiero di questo autore. Credo che possa essere comunque utile a quanti, pur non conoscendo Biglino o la paleoastronautica, siano interessati alla Bibbia in rapporto alla critica moderna e vogliono capire il senso della loro fiducia in questo Libro che sfida i millenni con le loro culture e le tante critiche mutevoli. In fondo, più che di Biglino, questo libro vuole parlare della sostanza e del significato della Parola di Dio, e spero che sia un esempio di come studiarla con serietà e amore, non solo per apprezzarla maggiormente noi stessi, ma anche per darne testimonianza a quanti ci chiedono conto della nostra fede (1 Pietro 3:15). La vita ha sottoposto la mia fede a molte prove, ma le ho sempre affrontate e alla fine ne sono uscito più forte. Viviamo in un mondo complesso e difficile, con una straordinaria circolazione di idee, emozioni, tesi, suggestioni. Soprattutto sui social, su Internet, in televisione (senza dimenticare i libri e la scuola), subiamo un bombardamento quotidiano di tesi contrapposte, a volte corpose e articolate, spesso superficiali e contradittorie che lasciano comunque il segno della perplessità e della sfiducia. Non viviamo più nel villaggio antico in cui la conoscenza e la saggezza si trasmettevano da nonno a nipote. Oggi chiunque diventa maestro del mondo intero, spesso senza avere le competenze necessarie, e ognuno trova sempre qualche discepolo pronto a seguirlo. Non credo ci si debba scoraggiare ma accettare la sfida con umiltà e anche fatica. L’apostolo Paolo ci consiglia: “Esaminate ogni cosa e ritenete il bene” (1 Tessalonicesi 5:21); ma quel “esaminate” comporta l’uso di un metodo, di strumenti adeguati. Alla fine, il traguardo è quello di poter dire: “Io so in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno” (2 Timoteo 1:12).