Il Resto del Carlino pubblica l’esperienza del battesimo di 4 nigeriani nella chiesa di Cesena
10 Luglio 2018

In collaborazione con la redazione della rivista Il Messaggero Avventista.

Il Resto del Carlino pubblica l’esperienza del battesimo di 4 nigeriani nella chiesa di Cesena
10 Luglio 2018

In collaborazione con la redazione della rivista Il Messaggero Avventista.

Maol – Il quotidiano il Resto del Carlino, edizione di Cesena, ha pubblicato un articolo sui quattro giovani nigeriani di un centro di accoglienza di Cervia, diventati membri della chiesa cristiana avventista di Cesena con la cerimonia battesimale del 7 luglio.

Ecco la notizia della giornalista Elide Giordani.

Dal viaggio sui barconi al battesimo nella fede degli Avventisti L’odissea di quattro giovani nigeriani.

Che abbiano percorso in bicicletta per un anno, quasi ogni sabato, i 40 chilometri (tra andata e ritorno) che separano Cervia da Cesena non è un elemento secondario della storia che vede al centro quattro nigeriani trasferiti dalla Sicilia in un centro di accoglienza di Cervia. Ci vuole abnegazione e un forte desiderio di condivisione per abbracciare una fede, magari lontana dal proprio mondo culturale. I quattro giovani, infatti, hanno avviato in tal modo il loro percorso per entrare a far parte della Chiesa Cristiana Avventista di Cesena e oggi riceveranno il battesimo per immersione nell’edificio di culto di via Gadda.

«Si tratta di quattro giovani approdati in Italia con i barconi, tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 – spiega Giovanni Benini, anziano della Chiesa Avventista – Uno di loro aveva già una vicinanza con la nostra Chiesa in Nigeria, su loro richiesta abbiamo accompagnato nello studio della Bibbia quelli che non conoscevano il messaggio evangelico». «Lo scambio li ha anche motivati e stimolati a seguire le lezioni di italiano proposte dal centro in cui erano ospiti» aggiunge Benini. Un passo dopo l’altro si sono appassionati alla lettura delle Scritture e alla loro interpretazione ed hanno maturato il desiderio di diventare cristiani. Un incontro che ha rappresentato anche un modo per favorire la loro integrazione.

«Si tratta – commenta il pastore della Chiesa Avventista di via Gadda Giuseppe Cupertino – di una storia di umanità che, in questo 7 luglio, coincide con un’iniziativa promossa dalla cooperativa Libera: fermare ‘l’emorragia di umanità’ alla quale stiamo assistendo, con l’invito a indossare una maglietta rossa, indumento portato da molti bambini migranti, per ricordare simbolicamente che libertà, uguaglianza, fratellanza sono valori ai quali si ispira anche questo nostro Paese e questa Europa, che la paura sta rendendo irriconoscibili». (Il Resto del Carlino, ed. Cesena, del 7 luglio 2018)
 

(Foto pervenute dalla comunità di Cesena)

 

 

Condividi su:

Notizie correlate

Torino. Gemellaggio con l’AISA di Genova

Torino. Gemellaggio con l’AISA di Genova

Nel weekend 21 - 23 novembre, gli scout della chiesa avventista di Torino  hanno accolto con entusiasmo il gruppo AISA di Genova per un gemellaggio ricco di attività, spiritualità e tanto divertimento. Venerdì. Accoglienza e primi legami Gli scout ospiti sono arrivati...

Per Natale regala qualcosa di veramente utile

Per Natale regala qualcosa di veramente utile

Le proposte ADV dei “freschi di stampa”. In questo periodo dell’anno siamo alla ricerca di regali per i nostri cari. Un buon libro può essere un’ottima idea. Inoltre, è più di un semplice dono, è un rifugio, una scoperta, un viaggio verso esperienze profonde. Le...

Forlì. Seminario sulla salute

Forlì. Seminario sulla salute

La chiesa avventista di Forlì ha organizzato a Predappio (FC) una serie di incontri sulla salute. Qualche settimana prima dell’evento, il 18 ottobre, gli stand della SalutExpò hanno movimentato il sabato pomeriggio nella cittadina, per fare da apripista alle...

La straordinaria storia di un pianoforte

La straordinaria storia di un pianoforte

Una scoperta "casuale" ha cambiato la vita di una donna e di sua figlia. Una testimonianza sorprendente che ha per protagonista un piano. Ogni seme piantato ha il potenziale di far germogliare fede e speranza. Nel 1955, un volontario di una chiesa della zona ovest di...

Pin It on Pinterest