Amnesty International ha condannato l’arresto di almeno 100 giornalisti in Pakistan, avvenuto il 20 novembre scorso durante una manifestazione contro la censura sulla stampa, interrotta con violenza dalla polizia. Nel frattempo il generale Musharraf ha liberato, insieme a molte altre persone, Imran Khan, conosciuto nei paesi anglosassoni come star del cricket. Da un lato rilascia gli arrestati e dall’altro procede a nuovi arresti. Ha in seguito affermato di voler abbandonare i panni del militare per indire le elezioni l’8 gennaio 2008. Tuttavia continuano ad essere in vigore le leggi di emergenza e la magistratura è messa a tacere. Come è nata questa situazione contraddittoria e in che modo si è sviluppata? In quale maniera Amnesty ha lavorato e continuerà a lavorare nell’ambito della crisi pakistana? Sono previsti miglioramenti della situazione? Intervista a Riccardo Noury, portavoce della Sezione Italiana di Amnesty International.

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